Sezioni e Film

LA NUOVA STORIA DEL CLAN TAIRA

Category: Edizione 1974

Sinossi
Kyoto 1113. Tadamori Taira e suo figlio Kyomori ritornano vittoriosi da una missione contro alcuni ribelli. Un giorno Kyomori viene a sapere che Tadamori non è il suo vero padre, dal momento che la madre, amante dell'imperatore Shirakawa, lo tradiva con un monaco. Essendo del tutto incerta la paternità del bambino, l'imperatore ripudiò la donna e chiede a Tadamori di prenderla in moglie per evitare scandali. Il giovane resta sconvolto tanto che, quando a Tadamori viene affidata una nuova missione, rifiuta di prendervi parte. La battaglia è vinta e l'imperatore decide di onorare il suo miglior guerriero offrendogli un titolo nobiliare. L'uomo, però, muore poco dopo, tenendo tra le mani un ventaglio che rivela le origine imperiali di quello che ha cresciuto come suo figlio.

Titolo Originale SHIN HEIKE MONOGATARI
Titolo Italiano LA NUOVA STORIA DEL CLAN TAIRA
Categoria Fuori concorso
Sezione Rassegna del Cinema Giapponese
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 1955
Durata 108'
Nazionalità Giappone
Regia di Kenji Mizoguchi
Soggetto di Eiji Yoshikawa
Sceneggiatura Masashige Narusawa, Kyûchi Tsuji, Yoshikata Yoda, Eiji Yoshikawa
Fotografia Kohei Sugiyama, Kazuo Miyagawa
Musiche Tamekichi Mochizuki, Masaru Satô, Fumio Hayasaka
Interpreti principali Narutoshi Hayashi
Raizô Ichikawa
Tatsuya Ishiguro
Michiyo Kogure
Akitake Kono
Yoshiko Kuga
Tamao Nakamura
Prodotto da Masaichi Nagata

 regista kenji mizoguchiKENJI MIZOGUCHI
Kenji Mizoguchi (Tokyo, 16 maggio 1898 – Kyoto, 24 agosto 1956) è stato un regista giapponese. Considerato uno dei più importanti ed influenti registi giapponesi degli anni '50, insieme a Akira Kurosawa e Yasujiro Ozu ha reso celebre il cinema nipponico agli occhi del mondo. Trasferito a Kobe, dove lavora come illustratore presso il giornale Matha Shinpo, ritorna nella sua città natale, Tokyo, e comincia a lavorare nel settore cinematografico nella casa di produzione Nikkatsu come assistente di registi come Oguchi, Suzuki e Tanaka; nel 1922 inizia la sua carriera come regista, realizzando "Ai ni Yomihaeru Hi" mentre nel 1930 gira il suo primo film sonoro.
Dopo aver realizzato oltre quarantasette film (di cui se ne sono conservati solo due) lascia la Nikkatsu nel 1932 e nel 1934 contribuisce alla fondazione della Daiichi Eiga di Kyoto. Negli anni trenta lavora per varie case di produzione e ha uno dei suoi maggiori successi, "Naniwa Hika" e "Gion no Shimai", film che dovevano far parte di una trilogia sul realismo sociale, che tuttavia non è mai stata completata.
Nel 1939 inizia a lavorare alla Shochiku di Kyoto, realizzando una trilogia del genere 'geido mono' (film sulla vita degli attori di teatro), ma soprattutto "Genroku Chushingura", tratto da un classico della letteratura giapponese. Nonostante una vita privata travagliata a causa della malattia mentale della moglie, il suo prestigio nel mondo del cinema aumenta: negli anni quaranta realizza oltre un film all'anno, ricopre alcune cariche istituzionali nel mondo del cinema giapponese e nel 1951 passerà alla Daiei, alla quale resterà fedele (tranne un paio di eccezioni) fino alla morte, lavorando anche come direttore generale.
Negli anni cinquanta inizia ad essere conosciuto anche in occidente grazie al successo di "Rashomon", diretto da Akira Kurosawa e prodotto dalla Daiei Motion Picture Company. In questo periodo gira alcuni suoi capolavori, regolarmente ospitati dalla Mostra del cinema di Venezia, dove vince per tre volte il Leone d'argento con "Vita di O-Haru, donna galante" (Saikaku Ichidai Onna) nel 1952, "I racconti della luna pallida d'agosto" (Ugetsu Monogatari) nel 1953 (anno del suo primo viaggio in Europa) e "L'intendente Sansho" (Sansho Dayu) nel 1954. Mizoguchi morì di leucemia all'età di 58 anni.

 

produzione
Daiei Studios
(Giappone)