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IL COLTELLO NELL'ACQUA

Category: Edizione 1974

Sinossi
Andrè, giornalista, e sua moglie Christine, messisi in viaggio con la propria automobile per un week-end sui Laghi Masuri, si imbattono, lungo la strada, in uno studente. Benchè irritato dai modi del giovane, Andrè acconsente a farlo salire. Pur ostentando nei suoi confronti un costante atteggiamento di superiorità, il giornalista, raggiunto il lago, invita lo studente a bordo della propria barca. Una volta al largo, Andrè ha uno scontro con lui e, per metterne alla prova la sincerità - egli aveva detto di non saper nuotare - getta in acqua un coltello a cui il medesimo teneva moltissimo. Nella lotta che ne segue lo studente cade e scompare restando, in realtà, nascosto dietro una boa. Convinto di averlo ucciso, Andrè fugge a nuoto mentre il giovane risale a bordo della barca e si getta tra le braccia di Christine, attratta verso di lui per reazione al contegno del marito. Il giorno successivo la barca rientra nel porto e Andrè si incontra con la moglie, la quale gli racconta quel che è successo tra lei e il giovane: troppo sicuro di sè l'uomo non le crede, pensando che lo studente sia effettivamente morto.

Titolo Originale NÓŹ W WODZIE
Titolo Italiano IL COLTELLO NELL'ACQUA
Categoria Fuori concorso
Sezione Fuori Selezione
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 1962
Durata 94'
Nazionalità Polonia
Regia di Roman Polanski
Soggetto di Roman Polanski, Jakub Goldberg
Sceneggiatura Jakub Goldberg, Roman Polanski, Jerzy Skolimowski
Fotografia Jerzy Lipman
Montaggio Halina Prugar-Ketling
Scenografia Boleslaw Kamykowski
Musiche Krzysztof Komeda
Interpreti principali Leon Niemczyk (Andrea)
Jolanta Umecka (Cristina)
Zygmunt Malanowicz (ragazzo)
Prodotto da Stanislaw Zylewicz

 regista roman polanskiROMAN POLANSKI
Roman Polański
, nato Rajmund Roman Thierry Polański (Parigi, 18 agosto 1933), è un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico polacco naturalizzato francese. Nasce a Parigi, in Francia, il 18 agosto del 1933, e nel 1936, a causa del crescente antisemitismo pericolosamente diffusosi nel paese d'oltralpe, i Polański si trasferirono in Polonia, a Cracovia, città d'origine del padre. Al termine della guerra, Polański studiò recitazione, teatro e regia presso la Scuola di Cinema di Łódź, dove si diplomò nel 1959.
La sua prima escursione nel mondo del cinema fu la sua interpretazione nel film Generazione di Andrzej Wajda nel 1955. In questo periodo lavorò molto come attore per la radio e in alcuni film, tra i quali Lotna, Mago innocente e Samson. Come regista debuttò nel 1955 con "Rower", un cortometraggio semi-autobiografico di cui era anche protagonista: il film narra la storia di un appassionato di ciclismo che segue un presunto venditore di biciclette in un luogo isolato, per essere da questi malmenato e derubato. L'episodio avvenne realmente con lo stesso Polanski come vittima, ma con un finale differente: il criminale infatti venne arrestato dalla polizia dopo avere lasciato Polanski col cranio fratturato, quindi fu giustiziato per tre precedenti omicidi.
Diversi cortometraggi fatti durante gli studi attirarono su di lui l'attenzione. Dopo il progetto mai realizzato di un documentario sui cimiteri polacchi, il suo primo lungometraggio in veste di regista è del 1962: "Il coltello nell'acqua", il primo film polacco di un certo livello a non avere per tema la guerra. Questo film contiene già molte delle tematiche oscure e claustrofobiche che avrebbero segnato la carriera successiva del giovane regista, oltre a un profondo pessimismo nei confronti delle relazioni umane, e una riflessione sull'invidia dello stato sociale e sulla gelosia. Nonostante non fosse stato apprezzato dalla Polonia comunista a causa dell'assenza di redenzione sociale, il film godette di un ampio successo commerciale e di critica nei cinema occidentali, sino ad ottenere la candidatura al premio Oscar al miglior film straniero, la prima nella carriera di Polanski.
Polanski aveva già realizzato in Francia un paio di cortometraggi nel 1961, ma fu soltanto nel 1963 che decise di lasciare definitivamente la Polonia comunista ed emigrarvi. Qui contribuì con un segmento (Il fiume di diamanti) al film collettivo "Le più belle truffe del mondo", scontrandosi comunque con la scarsa volontà dell'industria cinematografica francese a supportare un regista straniero (seppur nato sul suolo francese). Presto emigrò dunque in Gran Bretagna dove iniziò la sua fruttuosa collaborazione con lo sceneggiatore francese Gérard Brach con tre film: "Repulsione" (1965), "Cul-de-sac" (1966) e "Per favore non mordermi sul collo" (1967). "Repulsione" è un horror psicologico con protagoniste Catherine Deneuve e Yvonne Furneaux, chiaramente influenzato dal cinema surrealista di Luis Buñuel e Jean Cocteau e dagli horror anni cinquanta di Henri-Georges Clouzot e Alfred Hitchcock (Psycho in particolare). "Cul-de-sac" è una tragicommedia nichilista il cui tono generale è molto debitore al teatro di Samuel Beckett (Aspettando Godot) e Harold Pinter (La festa di compleanno). "Per favore non mordermi sul collo" è una parodia dei film di vampiri della Hammer Film Productions. In questo film il ruolo di coprotagonista è affidato a Sharon Tate, che nel 1968 sarebbe diventata la seconda moglie di Roman Polanski.
Nel 1968 si trasferì negli Stati Uniti, dove girò uno dei suoi film più noti: "Rosemary's Baby", basato sull'omonimo romanzo di Ira Levin e con protagonisti Mia Farrow e John Cassavetes. Un film a metà strada tra il thriller e l'horror, racconta la storia di Rosemary, giovane e innocente donna, il cui marito concede che sia ingravidata dal diavolo in cambio di una carriera di successo. L'adattamento del romanzo per lo schermo vale al regista una seconda candidatura all'Oscar.
Il 1969 è probabilmente il peggiore anno nella vita del regista. Dapprima perde la vita per un incidente sciistico il compositore Krzysztof Komeda, le cui musiche sono presenti in quasi tutti i film di Polanski (con l'eccezione di Repulsione) fino a Rosemary's Baby. Quindi il 9 agosto, mentre il regista si trovava a Londra, la setta di Charles Manson fece irruzione nella villa 10050 Cielo Drive, a Los Angeles dove la moglie Sharon Tate, all'ottavo mese di gravidanza, stava passando una serata con alcuni amici. Furono brutalmente uccisi lei, Wojciech Frykowski, Abigail Folger, Jay Sebring e Steven Parent. Questa vicenda lo sconvolse, creandogli sensi di colpa e rallentando la sua produzione.
Il suo primo lavoro dopo l'accaduto fu un cupo e violento adattamento della tragedia di Shakespeare "Macbeth" (1971), con protagonista Jon Finch. Filmato nel parco nazionale di Snowdonia, nel Galles, il film ebbe grossi problemi di budget e molti critici furono turbati dalla messa in scena disturbante dell'opera, in particolare Pauline Kael trovò che l'assassinio di Lady Macbeth rievocasse in qualche modo quello di Sharon Tate. Il film successivo lo vede collaborare nuovamente con Gérard Brach: "Che?", girato ad Amalfi nella villa di Carlo Ponti e con protagonisti Marcello Mastroianni e Sydne Rome, è un adattamento molto libero dell'Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll, una commedia dell'assurdo che deve molto al cinema di Roger Vadim.
Al 1974 risale un suo altro enorme successo, ovvero "Chinatown", pellicola che ottenne undici nomination all'Oscar e sembrò avviarlo verso una promettente carriera a Hollywood. Il film è una detective story con atmosfere fumose nello stile di Raymond Chandler, magistralmente interpretato da Jack Nicholson e Faye Dunaway (entrambi nominati all'Oscar).

 

produzione
Zespol Filmowi "Kamera"
(Polonia)