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ZABRISKIE POINT

Category: Edizione 1974

Sinossi
É la storia di uno studente contestatore, Mark, implicato nella morte di un agente di polizia. Fugge su un aereo privato e atterra a Zabriskie Point nel deserto californiano. Qui incontra una ragazza, una segretaria d'azienda che stava recandosi in vacanza. Amore fra i due, che poi si dividono. Mark vuole andare a costituirsi per riconsegnare l'aereo rubato, ma viene ucciso dalla polizia. La ragazza, appresa per radio la notizia, immagina di distruggere con l'esplosivo i simboli della società in cui è potuto maturare il dramma di Mark.

Titolo Originale ZABRISKIE POINT
Titolo Italiano ZABRISKIE POINT
Categoria Fuori concorso
Sezione Selezione
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 1970
Durata 112'
Nazionalità USA
Regia di Michelangelo Antonioni
Soggetto di Michelangelo Antonioni
Sceneggiatura Michelangelo Antonioni, Sam Shepard, Tonino Guerra, Clare Peploe, Franco Rossetti
Fotografia Alfio Contini
Montaggio Franco Arcalli, Michelangelo Antonioni
Scenografia Dean Tavoularis
Musiche Pink Floyd, Jerry Garcia
Voci Originali Giancarlo Giannini: (Mark)
Oreste Lionello (studente del college)
Ferruccio Amendola (attivista nero, poliziotto)
Monica Vitti (attivista nera)
Interpreti principali Mark Frechette (Mark)
Daria Halprin (Daria)
Paul Fix (proprietario del bar)
G.D. Spradlin (socio dell'avvocato Lee)
Bill Garaway (Morty)
Kathleen Cleaver (Kathleen)
Rod Taylor (l'avvocato Lee Allen)
Lee Duncan (Highway Patrolman)
Harrison Ford (studente del college)
Jim Goldrup (studente del college)
Peter Lake (Documentary Cameraman)
Prodotto da Carlo Ponti

 regista michelangelo antonioniMICHELANGELO ANTONIONI
Michelangelo Antonioni (Ferrara, 29 settembre 1912) è un regista cinematografico, sceneggiatore, montatore, scrittore e pittore italiano, considerato uno dei maggiori registi della storia del cinema. Autore di riferimento del cinema moderno, fin dall'esordio nel 1950 con "Cronaca di un amore", pellicola che «segna la fine del neorealismo e la nascita di una nuova stagione del cinema italiano», Antonioni ha firmato alcune delle pagine più intense e profonde del cinema degli anni sessanta e settanta.
In particolare, tra il 1960 e il 1962, grazie alla sua celebre "trilogia dell'incomunicabilità", composta dai tre film in bianco e nero, "L'avventura", "La notte" e "L'eclisse" (con protagonista la giovane Monica Vitti, al tempo compagna di Antonioni anche nella vita), considerati a buon diritto le prime opere cinematografiche che affrontano i moderni temi dell'incomunicabilità, dell'alienazione e del disagio esistenziale, Antonioni riesce a «rinnovare la drammaturgia filmica» e a creare un forte «smarrimento» tra pubblico e critica, che accolgono queste opere «formalmente molto innovative» in «maniera contrastante».
Con i successivi "Il deserto rosso" (1964, Leone d'oro al miglior film alla Mostra di Venezia) e "Blow-Up" (1966, Palma d'oro al Festival di Cannes del 1967) si consacra definitivamente all'attenzione internazionale vincendo i più prestigiosi Festival cinematografici. Negli anni settanta prosegue la sua ricerca sulla «crisi della modernità», con "Zabriskie Point" del 1970 un atipico road movie di grande originalità formale e narrativa e di forte critica al consumismo.

 

produzione
Metro-Goldwin-Mayer (MGM)
(USA)

distribuzione italiana
Metro-Goldwin-Mayer (MGM)
(USA)