20 LUGLIO
BIOGRAFIA
È considerato l’attore simbolo del nuovo cinema italiano per il modo eclettico in cui riesce ad entrare tanto nei panni di un folle super-cattivo, quanto di un timido appassionato di lingue antiche e santi. Luca Marinelli, romano classe 1984, dopo qualche esperienza in sala di doppiaggio (la sua carriera inizia da bambino prestando la voce ai nipoti di Topolino, Tip e Tap) si diploma nel 2009 all’Accademia Nazionale D'Arte Drammatica "Silvio D'Amico". Durante gli studi partecipa anche a diversi spettacoli teatrali ma la prova davanti la macchina da presa arriva nel 2009, quando entra nel cast di Butta la luna 2, serie tv di successo diretta da Vittorio Sindoni e ispirata all'omonimo best seller di Maria Venturi.
Il debutto al cinema gli costa un sensibile aumento di peso: per vestire i panni di Mattia, protagonista de La solitudine dei numeri primi (2010), il regista Saverio Costanzo gli chiede di raggiungere i 99 chili di peso. Il lungometraggio - tratto dall'omonimo romanzo di Paolo Giordano e presentato in concorso alla 67. Mostra del Cinema di Venezia - gli offre la possibilità di crescere personalmente e professionalmente. Tre anni dopo è il riservato e timido Guido, appassionato di lingue antiche e agiografia protocristiana, protagonista della delicata commedia di Paolo Virzì Tutti i santi giorni (2012). L’interpretazione gli vale la candidatura come migliore attore ai David di Donatello del 2013.
Continua a prestare il volto a personaggi controversi e inquieti, come nel film premio Oscar La grande bellezza (2013) di Paolo Sorrentino in cui è Andrea, il figlio di una facoltosa borghese affetto da gravi problemi psichici che si suiciderà schiantandosi volontariamente con l'auto, e in Non essere cattivo (2015) di Claudio Caligari dove interpreta il ventenne Cesare con una vita piene di eccessi. La consacrazione arriva con Lo chiamavano Jeeg Robot diGabriele Mainetti (2016): il suo Zingaro eccentrico e sorprendente ha conquistato tanto le platee cinematografiche di ogni età quanto la critica, facendogli guadagnare il David di Donatello come migliore attore non protagonista.
Lasciati andare e Tutto per una ragazza sono i suoi prossimi film, diretti rispettivamente da Francesco Amato e Andrea Molaioli.