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GIFFONI FILM FESTIVAL 1984 - 28 luglio.5 agosto

MARIO MONICELLI

Mario Monicelli (Roma, 16 maggio 1915) è un regista, sceneggiatore e scrittore italiano. Monicelli è stato uno dei più celebri e apprezzati registi italiani. Insieme a Dino Risi e Luigi Comencini, fu uno dei massimi esponenti della commedia all'italiana, che ha contribuito a rendere nota anche all'estero con film come "Guardie e ladri", "I soliti ignoti", "La grande guerra", "L'armata Brancaleone", "Amici miei", "Il marchese del Grillo".

Nel 1945 Monicelli è aiuto-regista nel primo film di Pietro Germi: "Il testimone". Nel 1946 Monicelli fu scelto, insieme a Steno, da Riccardo Freda per realizzare la sceneggiatura di "Aquila nera". Il film ebbe molto successo e la coppia Monicelli-Steno fu chiamata per scrivere alcune gag e battute per il film "Come persi la guerra", di Carlo Borghesio, e prodotto da Luigi Rovere. La collaborazione con Steno, che durerà fino al periodo tra 1952 e 1953, produrrà alcune delle commedie più interessanti del dopoguerra; tra queste vi è "Guardie e ladri", film del 1951 con Totò premiato al Festival di Cannes con il premio alla miglior sceneggiatura.

Fu sceneggiatore insieme a Federico Fellini anche per film di Pietro Germi "In nome della legge" (scritto con Pinelli, Germi e Giuseppe Mangione). Nel 1957 Monicelli vince il premio al miglior regista del Festival di Berlino con "Padri e figli". Il film considerato lo "spartiacque" nella carriera di Monicelli è "I soliti ignoti", del 1958, il quale segna l'avvio verso la cosiddetta "commedia all'italiana". L'anno dopo è la volta di "La grande guerra", che vince un Leone d'oro ad ex aequo con "Il generale Della Rovere" di Roberto Rossellini ed ottiene una nomination all'Oscar al miglior film straniero. Nel 1963 Monicelli è autore del film "I compagni", il quale varrà la seconda nomination ad un premio Oscar, quello alla migliore sceneggiatura originale.

"I soliti ignoti", del quale Monicelli è anche sceneggiatore assieme ad Age e Scarpelli e a Suso Cecchi D'Amico, rovescia per la prima volta la dialettica di "Guardie e ladri" con la quale lo stesso Monicelli (insieme a Steno che lo affiancò alla regia) aveva impostato fin dal 1951 la rappresentazione del rapporto tra autorità e libertà, tra giustizia togata e semplice sopravvivenza delle classi più umili. Quattro anni dopo, Monicelli inverte i ruoli: in "Totò e Carolina" (1955) lo straordinario attore napoletano non è più un ladruncolo ma un carabiniere, e la censura dell'epoca non prende affatto bene l'ironia intorno alle forze dell'ordine: il film subisce pesanti e talvolta inspiegabili tagli, e benché in tempi recenti ne sia stata restaurata la copia originale, continua a essere trasmesso nella versione "epurata" e inquinata da un demenziale titolo di testa imposto dalla censura di allora, francamente insultante anche solo nei confronti del livello attoriale di Totò.

Così con "I soliti ignoti" Monicelli abbandona la dialettica antagonista tra tutori e trasgressori della legge, rappresentando esclusivamente il lato mite, confusionario e frustrato di un manipolo di aspiranti ladri votati all'insuccesso. "La grande guerra", lontano dagli stereotipi classici della commedia, svaria notevolmente da un estremo all'altro del registro tragicomico affrontando un argomento doloroso e complesso come la tragedia della Prima guerra mondiale, ed è impreziosito dalle memorabili interpretazioni di Alberto Sordi e Vittorio Gassman. I compagni, film sulla storia del sindacalismo e, ancor prima, sulla fratellanza tra operai delle fabbriche, è poco noto al grande pubblico ma molto apprezzato dalla critica (con Marcello Mastroianni, Renato Salvatori e Annie Girardot).

Negli anni sessanta Monicelli si dedica anche a film a episodi: "Boccaccio '70" del 1962, "Alta infedeltà" del 1964 e "Capriccio all'italiana" del 1968 (anche se l'episodio da lui diretto in Boccaccio '70 fu tagliato dal produttore Carlo Ponti, scatenando la protesta dei registi italiani che decisero quasi tutti di boicottare il Festival di Cannes del 1962, che avrebbe dovuto essere inaugurato appunto da questo film). Ne "L'armata Brancaleone" (1966) e, con minor efficacia, nel seguito intitolato "Brancaleone alle crociate" (1969), Monicelli mette in scena un singolare Medioevo tragicomico, costellato dall'uso di un'inedita lingua maccheronica divenuta memorabile nel cinema italiano. Il film del 1966 viene anche selezionato per il festival di Cannes.

Nel 1973 il film "Vogliamo i colonnelli" è selezionato per il festival di Cannes. Tra gli altri film di rilievo occorre ricordare "La ragazza con la pistola", terza nomination all'Oscar (1968), "Romanzo popolare" (1974) e i primi due capitoli della trilogia di "Amici miei" (1975, 1982) - quello conclusivo (1985) verrà infatti diretto da Nanni Loy. "Caro Michele" vale per Monicelli l'Orso d'argento al festival di Berlino nel 1976. Il film successivo, girato nel pieno degli anni di piombo, ne esprime il dramma ispirandosi a un'opera dello scrittore Vincenzo Cerami: "Un borghese piccolo piccolo" (1977) è un'opera interamente e profondamente drammatica, estranea alle suggestioni tragicomiche delle opere precedenti e successive ("Il marchese del Grillo", 1981, che pure si avvale di un'ottima interpretazione dello stesso Sordi). La sua regia nel Il marchese del Grillo gli fa vincere l'Orso d'argento al festival di Berlino del 1982.

  • Filmografia:

    • REGISTA
    I ragazzi di via Pal (1935)
    Pioggia d'estate (1937)
    Totò cerca casa (1949)
    Al diavolo la celebrità (1949)
    È arrivato il cavaliere (1950)
    Vita da cani (1950)
    Totò e i re di Roma (1951)
    Guardie e ladri (1951)
    Totò e le donne (1952)
    Le infedeli (1953)
    Proibito (1954)
    Un eroe dei nostri tempi (1955)
    Totò e Carolina (1955)
    Donatella (1956)
    Il medico e lo stregone (1957)
    Padri e figli (1957)
    I soliti ignoti (1958)
    Lettere dei condannati a morte (1959)
    La grande guerra (1959)
    Risate di gioia (1960)
    Boccaccio '70, episodio "Renzo e Luciana" (1962)
    I compagni (1963)
    Alta infedeltà, episodio "Gente moderna" (1964)
    Casanova '70 (1965)
    L'armata Brancaleone (1966)
    Le fate, episodio "Fata Armenia" (1966)
    La ragazza con la pistola (1968)
    Capriccio all'italiana, episodio "La bambinaia" (1968)
    Toh, è morta la nonna! (1969)
    Brancaleone alle crociate (1970)
    Le coppie, episodio "Il frigorifero" (1970)
    La mortadella (1971)
    Vogliamo i colonnelli (1973)
    Romanzo popolare (1974)
    Amici miei (1975)
    Caro Michele (1976)
    Signore e signori, buonanotte (1976)
    Un borghese piccolo piccolo (1977)
    I nuovi mostri, episodi "Autostop" e "First Aid" (1977)
    Viaggio con Anita (1979)
    Temporale Rosy (1980)
    Camera d'albergo (1981)
    Il marchese del Grillo (1981)
    Amici miei - Atto IIº (1982)
    Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (1984)

    • SCENEGGIATORE
    I ragazzi di via Pal, regia di Mario Monicelli (1935)
    Pioggia d'estate, regia di Mario Monicelli (1937)
    La granduchessa si diverte, regia di Giacomo Gentilomo (1940)
    Brivido, regia di Giacomo Gentilomo (1941)
    La donna è mobile, regia di Mario Mattoli (1942)
    Cortocircuito, regia di Giacomo Gentilomo (1943)
    Il sole di Montecassino, regia di Giuseppe Maria Scotese (1945)
    Aquila nera, regia di Riccardo Freda (1946)
    Gioventù perduta, regia di Pietro Germi (1947)
    La figlia del capitano, regia di Mario Camerini (1947)
    Il corriere del re, regia di Gennaro Righelli (1947)
    I Miserabili, regia di Riccardo Freda (1948)
    L'ebreo errante, regia di Goffredo Alessandrini (1948)
    Il cavaliere misterioso, regia di Riccardo Freda (1948)
    Accidenti alla guerra!..., regia di Giorgio Simonelli (1948)
    Totò cerca casa, regia di Steno e Mario Monicelli (1949)
    Il lupo della Sila, regia di Duilio Coletti (1949)
    Il conte Ugolino, regia di Riccardo Freda (1949)
    Marechiaro, regia di Giorgio Ferroni (1949)
    Al diavolo la celebrità, regia di Mario Monicelli e Steno (1949)
    Come scopersi l'America, regia di Carlo Borghesio (1949)
    Follie per l'opera, regia di Mario Costa (1949)
    È arrivato il cavaliere, regia di Mario Monicelli e Steno (1950)
    Il brigante Musolino, regia di Mario Camerini (1950)
    Botta e risposta, regia di Mario Soldati (1950)
    L'inafferrabile 12, regia di Mario Mattoli (1950)
    Vita da cani, regia di Mario Monicelli e Steno (1950)
    Soho Conspiracy, regia di Cecil H. Williamson (1950)
    Quel bandito sono io, regia di Mario Soldati (1950)
    Vendetta... sarda, regia di Mario Mattoli (1951)
    Totò e i re di Roma, regia di Steno e Mario Monicelli (1951)
    Tizio, Caio, Sempronio, regia di Marcello Marchesi, Vittorio Metz e Alberto Pozzetti (1951)
    È l'amor che mi rovina, regia di Mario Soldati (1951)
    Core 'ngrato, regia di Guido Brignone (1951)
    Il tradimento, regia di Riccardo Freda (1951)
    Accidenti alle tasse!!, regia di Mario Mattoli (1951)
    Amo un assassino, regia di Baccio Bandini (1951)
    Guardie e ladri, regia di Mario Monicelli e Steno (1951)
    O.K. Nerone, regia di Mario Soldati (1951)
    Totò e le donne, regia di Steno e Mario Monicelli (1952)
    Totò a colori, regia di Steno (1952)
    5 poveri in automobile, regia di Mario Mattoli (1952)
    Cani e gatti, regia di Leonardo De Mitri (1952)
    Un turco napoletano, regia di Mario Mattoli (1953)
    Il più comico spettacolo del mondo, regia di Mario Mattoli (1953)
    Cavalleria rusticana, regia di Carmine Gallone (1953)
    Le infedeli, regia di Mario Monicelli e Steno (1953)
    Perdonami!, regia di Mario Costa (1953)
    Giuseppe Verdi, regia di Raffaello Matarazzo (1953)
    Violenza sul lago, regia di Leonardo Cortese (1954)
    Guai ai vinti, regia di Raffaello Matarazzo (1954)
    Proibito, regia di Mario Monicelli (1954)
    Totò e Carolina, regia di Mario Monicelli (1955)
    Un eroe dei nostri tempi, regia di Mario Monicelli (1955)
    La donna più bella del mondo, regia di Robert Z. Leonard (1955)
    Donatella, regia di Mario Monicelli (1956)
    Il medico e lo stregone, regia di Mario Monicelli (1957)
    Padri e figli, regia di Mario Monicelli (1957)
    I soliti ignoti, regia di Mario Monicelli (1958)
    Ballerina e Buon Dio, regia di Antonio Leonviola (1958)
    La grande guerra, regia di Mario Monicelli (1959)
    Risate di gioia, regia di Mario Monicelli (1960)
    A cavallo della tigre, regia di Luigi Comencini (1961)
    Boccaccio '70, episodio Renzo e Luciana (1962)
    Frenesia dell'estate, regia di Luigi Zampa (1963)
    I compagni, regia di Mario Monicelli (1963)
    Casanova '70, regia di Mario Monicelli (1965)
    I nostri mariti, episodio "Il marito di Olga" (1966)
    L'armata Brancaleone, regia di Mario Monicelli (1966)
    Toh, è morta la nonna!, regia di Mario Monicelli (1969)
    Brancaleone alle crociate, regia di Mario Monicelli (1970)
    Le coppie, regia di Mario Monicelli (1970)
    Vogliamo i colonnelli, regia di Mario Monicelli, (1973)
    Romanzo popolare, regia di Mario Monicelli (1974)
    Gran bollito, regia di Mauro Bolognini (1977)
    Un borghese piccolo piccolo, regia di Mario Monicelli (1977)
    Temporale Rosy, regia di Mario Monicelli (1980)
    Camera d'albergo, regia di Mario Monicelli (1981)
    Il marchese del Grillo, regia di Mario Monicelli (1981)
    Amici miei - Atto IIº, regia di Mario Monicelli (1982)
    Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno, regia di Mario Monicelli (1984)

    • ATTORE
    Rue du Pied de Grue, regia di Jean-Jacques Grand-Jouan (1979)
    Sono fotogenico, regia di Dino Risi (1980)


  • Opere:

    • SCRITTORE
    libri e sceneggiature inedite
    Romanzo popolare, con Age e Scarpelli, Milano, Bompiani, 1974
    La grande guerra, Bologna, Cappelli, 1979
    Cinema italiano. Ma cos'è questa crisi?, Roma-Bari, Laterza, 1979
    Il romanzo di Brancaleone, con Age e Scarpelli, Milano, Longanesi, 1984