François Roland Truffaut (Parigi, 6 febbraio 1932) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, attore e critico cinematografico francese. Importante protagonista del cinema francese tra gli anni sessanta e settanta, assieme agli amici e colleghi Jean-Luc Godard, Claude Chabrol, Éric Rohmer e Jacques Rivette diede vita a una nuova corrente cinematografica denominata 'Nouvelle Vague', letteralmente "nuova ondata", che traeva ispirazione dalla passata stagione del Neorealismo italiano e che influenzerà successivamente numerosi registi americani della New Hollywood.
La carriera di François Truffaut comincia con la pubblicazione di articoli per "Cahiers du cinema", per poi continuare nella rivista "Arts", con cui comincia a collaborare a partire dal 1953. All'interno di queste riviste entra a far parte della giovane guardia che si riconosce attorno ad André Bazin, insieme a Claude Chabrol, Jacques Rivette, Jacques Demy, Éric Rohmer, Jean-Luc Godard. L'anno seguente fece il suo esordio con il cortometraggio "Une visite", e scrive la sceneggiatura di "A bout de souffle". Nel 1955 realizza le sue prime interviste con Alfred Hitchcock e pubblica un racconto, "Antonio e l'orfano", sulla rivista "Le Parisien". Nel 1956 fu assunto come assistente alla regia di Roberto Rossellini, in tre film che non vengono portati a termine.
Nel 1957, decide di passare alla realizzazione di film e fonda una società di produzione, Les Films du Carrosse, con una denominazione che costituisce un omaggio a Jean Renoir di cui celebra il film "La carrozza d'oro", e gira "L'età difficile". Nel 1959, gira "I Quattrocento colpi", film dal successo immediato, che apre la strada al movimento della Nouvelle Vague e alla fama internazionale del regista. Il successo gli permette di sostenere l'anno successivo, con la sua casa di produzione, Jean Cocteau, rimasto senza produttore durante le riprese di "Il testamento di Orfeo". Nello stesso anno firma il Manifesto dei 121. Nel 1963, Les Films du Carrosse partecipa alla produzione di "Mata-Hari, agente segreto H21", e Truffaut partecipa alla redazione dei dialoghi e della sceneggiatura. La sua fama è raddoppiata da "Jules et Jim" che gli vale nel 1965 di essere protagonista di una trasmissione televisiva, "Cineasti contemporanei".
François Truffaut appare come attore in diversi suoi film, interpretando brevi camei (ad esempio in "Adèle H - Una storia d'amore" e "L'uomo che amava le donne") o anche ruoli da protagonista, come in "Effetto notte", "La camera verde" e "Il ragazzo selvaggio". Nel 1977, recita in "Incontri ravvicinati del terzo tipo" di Steven Spielberg, nel ruolo dello scienziato francese Lacombe. Spielberg era infatti un grande ammiratore di Truffaut e, visto che questi parlava un pessimo inglese, gli consentì di parlare e recitare sempre in francese, con un assistente a fare da interprete di ogni sua osservazione.