Luigi Comencini (Salò, 8 giugno 1916) è un regista e sceneggiatore italiano.
Ha diretto nella sua carriera i maggiori attori italiani, fra cui Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida in "Pane, amore e fantasia", film con il quale ha lanciato la commedia all'italiana, di cui è stato uno dei massimi esponenti insieme a Mario Monicelli e Dino Risi.
Nato a Salò, a seguito del padre ingegnere trascorre l'infanzia a Parigi. Nella capitale francese si innamora del cinema. Al rientro in Italia studia architettura al Politecnico di Milano (dove fu iscritto ai GUF, vincendo anche un Littoriale della cultura e dell'arte), ma non dimentica l'amore per l'infanzia, come dimostra sin da "Bambini in città" (1946), il suo cortometraggio d'esordio.
In seguito lavora sia come architetto che come critico cinematografico: insieme ad Alberto Lattuada, ha inoltre fondato la Cineteca Italiana.
Il suo primo film di successo risale al 1953, quando dirige De Sica e la Lollobrigida in "Pane, amore e fantasia" (1953), seguito l'anno successivo da "Pane, amore e gelosia" (1954).
Abbandonata la saga, e dopo alcuni film di compromesso (a parte "La finestra sul Luna Park", 1957, uscito in sordina e oggi ritenuto uno dei suoi migliori), dirige Alberto Sordi in quello che è generalmente considerato il suo capolavoro, "Tutti a casa" (1960), tragicommedia sull'Italia del dopo 8 settembre. Sul tema della Resistenza realizza anche "La ragazza di Bube" (1963), tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Cassola, cui seguono il drammatico "Incompreso" (1966) e "Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano" (1970).
Per la televisione, dopo l'inchiesta "I bambini e noi" (1971), dirige invece sceneggiati televisivi di grande successo, tra i quali "Le avventure di Pinocchio" (1971), mentre tra i suoi ultimi lavori cinematografici va sicuramente ricordato "Voltati Eugenio" (1980).
Luigi Comencini fu ingaggiato dalla RAI nel 1976 per girare un documentario sull'amore negli anni settanta in Italia e il risultato fu "L'amore in Italia", un'inchiesta in cinque puntate andate in onda nel dicembre 1978 su Rai uno. Gli autori dell'inchiesta, oltre a Luigi Comencini, furono Fabio Pellarin e Italo Moscati. Le interviste furono girate in tutta Italia tra il febbraio del 1977 e l'aprile del 1978.