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Sabato, 30 Aprile 2022 18:27

Rugiati tra il mal d'Africa e i progetti contro lo spreco: Simone Rugiati a Verde Giffoni

Sono un quarantenne ma vivo come Peter Pan ”: ha esordito così  Simone Rugiati , cuoco toscano classe 1981, artista e professionista poliedrico, di fronte alla platea dei giffoner, ai quali ha raccontato il suo “mal d'Africa” e i progetti che lì porta avanti. “ L'Africa ti ridimensiona, perché trovare un rubinetto da cui sgorghi acqua è fantascienza  – ha detto –  L'Africa è colore e così, un anno e mezzo fa, in un momento particolare della mia vita, mi sono detto che volevo passare qualche mese in un posto non solo per fare del bene, ma anche per sensibilizzare gli abitanti del luogo ad avere cura del loro territorio ”. Rugiati ha presentato un video che racconta della sua esperienza “selvaggia”, quando a piedi nudi, ha caricato e scaricato tir di farina di mais, pescato pesci di grosse dimensioni per distribuirli in villaggi poverissimi, assaggiato la cucina locale, districandosi tra le mangrovie. Lo chef ha creato  Schief, ovvero la campagna fondi per raccogliere quanto più possibile per rilanciare alcune comunità in Kenya dove lui stesso era stato durante il primo lockdown. Poi è ripartito per il Paese per restarci diversi mesi e iniziare la  costruzione di scuole, edifici, raccolta differenziata ed insegnare alle persone del luogo alcune buone pratiche per coltivare e raccogliere i frutti del loro lavoro sui campi. Un percorso a tutto campo, dallo spreco all’importanza del rispetto della natura, dalla pesca sostenibile alle migliori e innovative tecniche di coltivazione, come la creazione di nursery di mangrovie. “ Possiamo partire dal nostro piccolo  – ha raccontato ai ragazzi –  ad esempio quando siamo al supermercato guardiamo bene le etichette che ci raccontano tante cose su quel prodotto, a partire dalla sua provenienza. Cerchiamo di comprendere che dietro prezzi troppo bassi non si può essere una materia prima di qualità. Anche fare la spesa può aiutare a cambiare il pianeta” .