Giovedì, 24 Novembre 2022 09:00

Dopo Giffoni “Una voce fuori dal coro” arriva sul grande schermo

Una voce fuori dal coro” (titolo originale La Traviata, My Brothers and I), esordio alla regia di Yohan Manca è da oggi in sala, dopo aver conquistato i juror della sezione Generator+13 del Giffoni Film Festival 2022 ed aver vinto il Gryphon Award come miglior film. Distribuito da Wonder Pictures, narra una storia familiare che ruota intorno a una forte passione per la musica lirica. Il film di Manca è liberamente tratto da un’opera teatrale intitolata Way We Left, My Brothers & I di Heidi Tillette de Clermont-Tonnerre, dove centrale è la musica, classica e contemporanea, che finisce per diventare co-protagonista.

Nour ha quattordici anni ed è l'ultimo di quattro fratelli, tutti più grandi di lui e dalle personalità focose, irascibili, mutevoli. I quattro sono abituati a fare famiglia tra loro da quando il padre è morto e la madre è in coma. I fratelli più grandi si arrangiano tra vari lavoretti, e con l'inizio dell'estate anche Nour viene coinvolto per contribuire all'economia familiare e alla cura della madre malata. Ma un giorno incontra Sarah, un'insegnante di canto che lo coinvolge nel suo corso.

Per Nour è l'occasione di scoprire una passione innata che gli viene dai genitori, e per aprirsi a un mondo diverso da quello in cui è cresciuto. Durante il festival il regista Yonah Manca è stato presente in sala Truffaut e durante il dibattito con i giurati ha dichiarato di aver scritto la storia pensando al suo passato, alla sua giovinezza, senza essere troppo legato alla sceneggiatura finale. Uno stile seguito anche dagli attori protagonisti, i quali si sono lasciati molto andare all'improvvisazione, rendendo la narrazione ancora più veritiera e naturale.

L’intento del regista, condiviso anche dal pubblico, è stato quello di portare sul grande schermo una storia che mettesse in risalto il contrasto tra la vita difficile di alcuni quartieri e la delicatezza rappresentata dalle note. L’inserimento di diversi brani molto noti nella musica lirica riesce a fornire una connotazione particolarmente drammatica e toccante nel corso della storia, regalando una forte empatia tra lo spettatore e il protagonista Nour. Merita una menzione speciale la sequenza nella quale Nour inizia a cantare l’aria Una furtiva lagrima tratta dall’opera L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, con la speranza che la mamma possa svegliarsi da quel sonno profondo.