Lunedì, 26 Luglio 2021 20:43

Generoso Andria: “Questa è l’edizione del coraggio, ai giovani la missione di conservare lo spirito originario di Giffoni”

"Questa è l’edizione della rinascita, ma soprattutto del coraggio. La vita rinasce da Giffoni”: esordisce con queste parole Generoso Andria, Presidente Onorario di Giffoni Experience, durante la presentazione del suo ultimo libro “Covid 19 e il dramma degli anziani”. Una riflessione profonda che, in una prospettiva molteplice, osserva dalle angolazioni più disparate il virus che ha stravolto le vite di tutto il mondo.

Un volume “nato in pieno lockdown, nei lunghi mesi di emergenza sanitaria”, come sottolinea l’autore, dall’esigenza di lasciare una presenza tangibile di ciò che è accaduto. “Un tempo pesantissimo – insiste Andria, durante l’incontro pubblico alla presenza di amici ed istituzioni, con la conduzione del giornalista Tonino Pinto - che ho ripercorso, concentrandomi sull’economia, in particolare europea. Ho dedicato il mio tempo a raccogliere notizie, informazioni, testimonianze che raccontavano non solo la pandemia, ma anche i suoi risvolti psicologici, sociali e i contraccolpi sull’economia e sulla finanza in Italia e nel mondo”.

Un libro che nasce dalla necessità e dal desiderio del professore Andria di “fare chiarezza su aspetti scientifici, ma anche politici e sociologici, di un evento che ha valicato ogni barriera, toccando le paure di tutti”.  Il volume, infatti, ospita anche “incursioni più leggere”, come le barzellette che hanno inondato la rete, e poesie varie, due delle quali – una in napoletano e l’altra in romanesco – sono state lette nel corso della serata. Un legame inscindibile, fortissimo, con Giffoni, che emerge più volte nel corso della presentazione. “Un grande plauso al direttore e al suo staff per le decisioni prese e per il coraggio di realizzare un festival che si rigenera, si rinnova, sempre innovativo, in un rapporto stretto con il suo passato, con la sua storia”.

“La vita del Giffoni Film Festival è stata contrassegnata fin dal 1973 da Generoso Andria, primo presidente del Festival – afferma il fondatore e direttore Claudio Gubitosi - Da quel momento Andria non ha mai perso di vista, né smesso di seguire la crescita e lo sviluppo di questa idea e ha continuato nel tempo a contribuire al progetto attraverso tante altre attività, mantenendo la carica di presidente onorario ed impegnandosi nel settore più delicato e più sensibile del festival: quello delle attività sociali. Con Aura ha saputo svolgere un ruolo fondamentale nella crescita dei giovani, con un'attenzione particolare alle fasce più disagiate. Quindi grazie a Genè per tutto quello che ha fatto e grazie in anticipo per quello che farà”.

Una storia del festival che si intreccia con le vite dei suoi protagonisti: “Io e Claudio, anche tra divergenze a volte, siamo andati avanti per 50 anni insieme – sottolinea il presidente Andria - Ha creato qualcosa di realmente importante. Sempre insieme, perché siamo legati al nostro territorio, alla nostra Giffoni. Questo, però, non è il momento dei ringraziamenti, ma delle valutazioni, di quella che può essere la trasformazione, il futuro del nostro festival”. La stesura del libro è stata, anche, un’occasione per ricordare le grandi passioni che hanno accompagnato Andria negli anni, dal lungo periodo come Presidente della Giffonese Calcio, all’esperienza politica al Parlamento Europeo, alle tante manifestazioni dal risvolto sociale organizzate con l’Associazione AURA.

È però ai giovani che guarda Generoso Andria, professore di Pediatria – la cui attività di ricerca si è sempre incentrata sulle malattie genetiche, le sindromi dismorfiche e le malattie metaboliche dell’età pediatrica. “I giffoners hanno la missione di fare proprio il futuro che sta per arrivare. Significa anche essere disciplinati, osservare regole, comprendere il momento delicato”. Il grido di felicità di #Giffoni50Plus diventa, così, per Andria, non un semplice slogan, ma un monito a proseguire nei valori di Giffoni: “Dobbiamo creare la continuità del festival. Noi siamo stati per 50 anni in trincea. Siamo orgogliosi dei suoi successi, ma la mondanità non scalfisce i nostri principi. Il nostro sguardo è rivolto sempre ai primi anni, in particolare a quelli della mia presidenza, realmente molto difficili. È stata una sfida enorme”. E, quasi in un passaggio di testimone alle future generazioni, insiste: “Dobbiamo conservare questo patrimonio, trasferirlo ai più giovani e raccomandare loro di conservare lo spirito originario di Giffoni”.