Domenica, 20 Dicembre 2020 20:17

CAUGHT IN THE NET: lo special event di #Giffoni50 Winter Edition per raccontare le atrocità del child grooming

A parlarne con i ragazzi sono state la produttrice Pavla Klimešová e l’attrice Anezka Pithartovà

Vogliamo che ti comporti come una dodicenne". Questa è stata la bizzarra richiesta che i registi Vít Klusák e Barbora Chalupová hanno rivolto a un gruppo di attrici di 19 anni che si sono presentate al casting di CAUGHT IN THE NET. L’opera, distribuita in Italia da MESCALITO FILM, getta luce sul delicatissimo tema degli abusi sui minori in rete ed è stata presentata, questa sera, durante uno degli eventi speciali di #Giffoni50 Winter Edition. A parlarne insieme ai ragazzi della Impact e ai juror di  Generator+18 e Gex Doc, sono state la produttrice Pavla Klimešová e l’attrice Anezka Pithartovà.

Il film è un esperimento sociale convertitosi in un documentario di denuncia: tre attrici over 18, ma dall’aspetto giovanissime, hanno avuto il compito di fingersi 12enni su falsi profili social. All’interno di copie fedeli di stanze da adolescenti create in uno studio cinematografico, chattano e dialogano su Skype con uomini di tutte le età che le hanno cercate e contattate online. Nella maggior parte dei casi le richieste sessuali arrivano subito dopo il saluto, alcuni tentano addirittura il ricatto. Il numero di utenti che hanno voluto mettersi in contatto con le tre interpreti - oltre 2.500 in dieci giorni - è sbalorditivo. Il documentario racconta la storia delle protagoniste dal casting agli incontri faccia a faccia con i predatori. Quando gli uomini propongono di incontrarsi di persona, infatti, le attrici accettano (in 21 casi) e all’appuntamento in una pasticceria di Praga vengono collocate telecamere e microfoni nascosti, insieme a guardie del corpo sotto copertura.

“Durante la proiezione del film sono successe cose molto forti e terribili - ha raccontato Aezka che oggi ha 23 anni - in alcuni casi abbiamo deciso di non mostrare delle scene nemmeno a un pubblico adulto. Sicuramente questo lavoro mi ha cambiato la vita e mi ha messo a contatto con un mondo che non immaginavo così terribile. Mi rimarranno sicuramente impressi gli incontri che, dopo settimane di chat, abbiamo avuto con i predatori. Dal vivo la spavalderia era quasi del tutto scomparsa ma questo non significa siano stati momenti semplici, anzi. Dovevamo essere sempre attente a non farci scoprire, lo stress sicuramente in quei giorni è stato fortissimo per tutti noi”.

Sforzo congiunto delle società Hypermarket Film e Peter Kerekes Film, con la partecipazione dell'emittente pubblica, Czech Television, CAUGHT IN THE NET è una grande produzione che ha palesemente raggiunto l'obiettivo di intervenire nel mondo reale, piuttosto che limitarsi a esplorare e raccontare un problema. Solo in Repubblica Ceca sono state già 500mila le persone che hanno visto il documentario, che ha suscitato grande scalpore e attenzione anche nel mondo della scuola.

La tematica è molto potente - ha spiegato la produttrice Pavla Klimešová - abbiamo deciso di realizzare una versione del film che potesse essere vista anche da un pubblico di minori e l’idea è stata ben accolta dal mondo della scuola. Spesso i docenti si trovano in difficoltà quando devono trattare di questi argomenti: il film ha reso più semplice dialogare con i ragazzi e, di frequente durante gli incontri, alcune studentesse ci hanno avvicinato raccontando di aver vissuto le stesse dinamiche”.

Non un semplice documentario, ma un atto di denuncia reale: le immagini sono attualmente in possesso della polizia che ha avviato indagini ufficiali.

Grazie Giffoni - hanno concluso Pavla e Aezka - la produzione di quest’opera non è stata semplice ma poterne parlare con un pubblico così attento e giovane come voi, sicuramente non rende lo sforzo vano”.