Giovedì, 27 Agosto 2020 18:59

Valeria Fascione ai giffoner: “Visione e capitale umano le doti per vincere”

Giffoni è uno straordinario laboratorio di idee, dove i ragazzi guardano al futuro senza barriere. Il claim del festival – ciò che succede qui migliora il mondo – è perfetto, perché le idee che prendono corpo in questo luogo magico cambiano la vita e devono trasformarsi in soluzioni. Per questo trovarmi qui equivale ad essere a casa dell'innovazione”. Così Valeria Fascione, assessore regionale alle Startup, Innovazione e Internazionalizzazione, ha salutato i giffoner che hanno preso parte all'incontro della sezione Impact nella sala Blu della Multimedia Valley. Fascione si è presentata ai ragazzi ricordando di essere stata il primo assessore, in Italia, a ricevere questa delega, grazie “a una scommessa fatta cinque anni fa dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, anzi, grazie ad una sua visione”. Ed è visione la parola chiave che ritorna più frequentemente nel suo discorso: “Avere capacità di visione è fondamentale in tutte le scelte professionali. Porsi degli obiettivi importanti, ambiziosi, è necessario per vincere le sfide, un po' come ha fatto la Regione Campania in questo settore che oggi rappresento. Si investe tanto in ricerca – ha continuato – ma non sempre gli investimenti vengono percepiti come tangibili per migliorare la qualità della vita delle persone. C'è bisogno di un lavoro attento per tirare fuori dalle Università e dai centri di ricerca le idee e per poi tradurle in prodotti e servizi”.

In questo il suo assessorato gioca un ruolo molto delicato, perché “si propone la mission di avvicinare il mondo della ricerca a quello delle imprese”. E in tempi di emergenza sanitaria, ricorda l'assessore, “non bisogna avere paura di lasciarsi contaminare da un virus prezioso, quello dell'innovazione”. Rispondendo alle domande dei ragazzi, Fascione ha ricordato che è stato aperto un bando dedicato alle startup innovative che scadrà l'11 settembre e che nasce con l'intento di offrire ai giovani concrete opportunità di lavoro: “Il primo slot, per progetti fino a 90mila euro, prevede un finanziamento a fondo perduto dell'85 per cento, mentre il secondo, per budget più importanti, con una spesa fino a 450mila euro, avrà un sostegno del 70 per cento”. Un'iniezione di fiducia, la prima dopo la fase strettamente emergenziale legata alla gestione della pandemia da Covid-19, che ha visto la Regione in prima linea per sostenere quelle imprese che hanno dovuto rivedere il proprio business model. E se è vero che la Campania è prima in Italia per imprese under trenta, è anche vero che i dati sulla disoccupazione giovanile non sono incoraggianti: “Proprio per questo abbiamo deciso di puntare sulle competenze digitali. Le aziende lamentano spesso la carenza di profili dedicati e così già nel 2016 abbiamo sottoscritto un protocollo con il Miur per promuovere questo tipo di formazione dalle suole elementari all'Università. In quest'ottica, il polo universitario di San Giovanni a Teduccio rappresenta la sintesi dei nostri sforzi e la dimostrazione che alla base di tutto c'è il capitale umano”.

Poi, rivolgendosi ai giffoner: “Ricordatelo sempre, il capitale umano, come la capacità di visione, è la vera forza che ognuno di voi deve far crescere dentro se stesso. Per questo la cultura è fondamentale”. Non a caso, il settore cultura, viene citato tra quelli più forti, come il turismo, l'agritech, l'agroalimentare, l'aerospazio e non ultimo, quello farmaceutico, con particolare riferimento agli sforzi effettuati per finanziare la lotta contro le patologie oncologiche. Innovazione, ha tenuto a precisare l'assessore, non è solo una parola spesso abusata, ma una necessità concreta: “Prima anche le grandi aziende pensavano che investire in innovazione, sfruttando le risorse interne, fosse sufficiente per essere al passo con i tempi. Adesso, invece, è diventato tutto talmente veloce che neppure colossi come la Apple possono farcela. Quindi è fondamentale porsi degli obiettivi rapidi, a un anno, e fiutare nel mercato, tra incubatori e fab lab, il seme dell'innovazione”. Per questo, ribadisce, “sono contenta di aver lavorato sull'open innovation. Abbiamo aperto la prima piattaforma italiana: le aziende ci lanciano delle sfide e tutto l'ecosistema degli innovatori prova ad ipotizzare delle risposte. E' un sistema business to business, ma anche government to business, perché quando la Pubblica amministrazione funziona, ne beneficia tutto il Paese”.

Infine, a margine dell'incontro in sala, un passaggio sulla scuola: “La pandemia ha colto tutti di sorpresa. Dopo un periodo buio, abbiamo sviluppato una capacità di reazione. Era evidente che ci fosse e c'è un forte bisogno di innovazione e di digitalizzazione. La scuola in presenza è fondamentale, ma occorre trovare un giusto mezzo. Ecco perché questa crisi rappresenta una preziosa opportunità. Scontiamo un ritardo storico dal punto di vista infrastrutturale. E dobbiamo colmarlo in tempi rapidi”.