Giovedì, 27 Agosto 2020 09:41

Alla Yaris Arena gli aneddoti del direttore Gubitosi e l'anteprima di Balto e Togo

"Come sono riuscito a convincere gli artisti nei primi trent’anni del Festival? Con le mozzarelle": parola del direttore Claudio Gubitosi, che nella Yaris Arena ripercorre passo per passo cinquant’anni di storia, tra ricordi e gustosi aneddoti per i giffoner. “Una volta un importante quotidiano italiano mandò una giornalista per capire come mai gli artisti arrivassero a Giffoni, un piccolo paesino con un festival di cinema dedicato ai ragazzi. Doveva essere un servizio critico, per capire meglio. Allora spiegai che prendevo il treno e con i miei ragazzi mi caricavo di mozzarelle. Tutti mangiavano mozzarelle e così li convincevo”.

In quegli anni, le idee contribuivano di volta in volta a conformare l’identità della manifestazione, la sua fortissima comunità. “Un cappuccino, frate Claudio, chiese di adottare i ragazzi presso le famiglie, invitandoli all’accoglienza perché i genitori donassero un sorriso ai loro figli”. Infine, Gubitosi ha rievocato il lungo progetto della multimedia, su e giù per il mondo. “La via crucis per avere la multimedia si è svolta tra Roma, Napoli e Bruxelles, per concludersi nell’ultimo periodo a Los Angeles. Mi incontrai facci a faccia col presidente della Regione. Tra due anni, un anno, vai via, gli dissi. Ricorda ai tuoi figli cinque cose buone fatte per la Campania. Io te ne aggiungo una. Non pensare che mi fai un favore, ti do un’idea, tu sostienila e finanziala. Eravamo a Los Angeles, trenta minuti storici per chiudere un sogno”.

La serata continua poi con Amalinze, vincitore del Giffoni Rap Contest 2019, che ha presentato il suo progetto “Ematologia”. “Il titolo si riferisce a mio padre, malato di leucemia, che ha lottato e se ne è andato ad agosto. Il singolo ‘Svegliati’ affronta le relazioni tossiche che la gente ha con i cellulari”. Il rapper chiude cantando un pezzo di ‘Chiedi di me’, tra rabbia a e malinconia, con un testo diretto come una lettera. Prima dell’anteprima di BALTO E TOGO LA LEGGENDA, c’è spazio per Gue Pequeno, fresco vincitore di un disco di platino pochi giorni fa: "Non do mai niente per scontato”, dice lo storico cofondatore dei Club Dogo, artista di punta della scena musicale. Poi sul palco sale Don Joe, ed è quasi reunion: “Manca solo Jake la Furia e rifacciamo i Club”