Martedì, 25 Agosto 2020 20:14

La musica protagonista con Monte e Potente: “Mai arrendersi”

Nella seconda parte del festival riprendono gli incontri di Impact dedicati al mondo musicale.  Questa volta due gradite ospiti, pronte a rappresentare e certificare l’intraprendenza e le capacità professionali e artistiche delle donne nel music business. I Giffoner hanno incontrato Francesca Monte, cantante e web star giffonese che da oltre dieci anni si fa strada nel mondo musicale con efficaci produzioni che oscillano tra la pop e la black music per toccare vette di elettronica cantautorale e sperimentale. Dopo importanti esperienze a Xfactor e The Voice of Italy il percorso di Francesca arriva, oggi, a solcare i mari della maturità artistica accasandosi presso l’etichetta discografica inglese Rotbaum Records che ha da pochissimo pubblicato “Alièn”, un concept-EP nel quale esplora il proprio io attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo e nei luoghi più remoti della nostra anima. Francesca Monte è un grande esempio per i giovani giffoner perchè incarna intraprendenza e passione, che unite alla perseveranza mostrano una donna forte. Durante l’incontro, moderato da Nicolò De Devitiis, è stato proiettato il cortometraggio che prende il titolo dall’Ep nel quale è possibile ascoltare i suoi nuovi brani in un turbinio di immagini e colori che rispecchiano l’attuale anima dell’artista. “Non arrendersi mai - suggerisce Francesca - sono sempre stata determinata e pian pian ho realizzato i mei sogni. Giffoni per me è uno scrigno con dentro le ali, qui nascono i sogni e poi le speranze prendono il volo”.

In collegamento streaming da Milano invece c’è stata Sara Potente, A&R (Artists and Repertoire) di Sony Music Italy, precedentemente attiva nei Jungle Sound Studio di Milano (dove si riunivano le migliori band milanesi) e successivamente nella storica V2 records. Divenuta in pochi mesi punto di riferimento nazionale e internazionale dell’empowerment femminile nel music business, oggi è ambassador di Keychange, che come spirito e intenti, è molto vicina a Shesaid.so, altra organizzazione mondiale che lavora per portare un bilanciamento delle presenze maschili e femminili nell’industria musicale. “Il maschile è uno standard troppo elevato nel music business e dobbiamo essere capaci di “crepare” questo modello”.

La conquista della consapevolezza di sé e del controllo sulle proprie scelte, sia in ambito professionale che sociale, è un argomento sensibile che va discusso e, purtroppo, è ancora necessario affrontarlo per ri-equilibrare i ruoli, specie nelle professioni dove il maschilismo è prepotente. 

Con Gino Castaldo, storica penna di la Repubblica e speaker di Radio2, si entra nei dettagli del delicato ruolo che Sara Potente ricopre. “Un tempo andavo per concerti. Se gli artisti mi colpivano, li contattavo per iniziare insieme un percorso artistico e discografico. Oggi mi relaziono con loro via social oppure con piccole etichette indipendenti o con produttori che ho come riferimento. Ho lavorato con Nina Zilli, Verdena, Lo Stato Sociale Myss Keta ma in effetti quando Mahmood è entrato nel mio ufficio ho avvertito un carisma fortissimo che mi ha convinto che potevo puntare su di lui. Abbiamo fatto un percorso lungo quattro anni prima di arrivare a Sanremo e vincerlo con “Soldi” e poi raccogliere tutti gli altri risultati che oggi fanno di lui un grande della musica italiana. Il mio ruolo con lui è stato diventare il suo boost, ovvero punto di riferimento per aiutarlo a sviluppare il suo lavoro. Abbiamo incominciato a lavorare con autori più esperti e a creare un repertorio di canzoni che abbiamo pubblicato fino ad arrivare a Sanremo, ottenendo così grandi risultati, compreso il secondo posto all’Eurovision”.
Attualmente è impegnata in un nuovo progetto Sony avendo preso le redini della storica Numero 1, etichetta fondata da Mogol e Battisti. Lo scopo è lavorare con i nuovi talenti e farli crescere. “Io credo nella formula delle 4 T: Talento, Team di lavoro, Tenacia e Tempistiche giuste che programmano il lavoro”.

"Se le case discografiche, afferma Castaldo - sono state lente nell’accettare le novità e le innovazioni tecnologiche c’è da dire che il ruolo dell’etichetta è ancora importante per la “costruzione” di un percorso di successo e per la commercializzazione della musica. “Gli artisti hanno bisogno di un editore – ha precisato la Potente - senza avere paura di snaturare e rendere commerciale la musica che avrà sempre un mercato pop e uno concettuale. Il ruolo della major è dare spazio a musiche che soddisfino tutti i gusti del pubblico”.