Seconda giornata di giudizi al #Giffoni50 per i Generator +13, chiamati a giudicare ROM di Tran Thanh Huy (Vietnam, 2019, 80’), alle 10 in Sala Truffaut e Sala Galileo, e YOUNG JULIETTE di Anne Émond (Canada, 2019, 93’), alle 16.30 in Sala Truffaut e Sala Galileo.
In ROM, In un vecchio complesso di appartamenti in attesa di demolizione, i residenti giocano d'azzardo nella speranza di poter guadagnare abbastanza per mantenere il loro appartamento. Ròm, 14 anni, lavora come allibratore per vivere e per mettere da parte i soldi necessari a ritrovare i suoi genitori nella regione centrale del Vietnam. Il rivale di Ròm è Phúc che, scoprirà per caso Ròm, ha ingannato i residenti per molto tempo, spingendoli ad indebitarsi sempre di più. Per questo Ròm decide di aiutarli a scegliere un buon numero: e quando uno di questi numeri esce, Phùc perde tutti i clienti. Credendo nella buona fortuna di Ròm, gli inquilini vogliono scommettere in grande ma prima che possano piazzare le loro scommesse, Ròm sparisce: Phúc lo ha rapito.
In YOUNG JULIETTE, la quattordicenne Juliette vive in campagna con suo padre e suo fratello maggiore. Abbandonata dalla mamma, Juliette ha iniziato a ingrassare. Oggi non è obesa, ma è chiaramente la ragazza più pesante del suo liceo. Ma questo non le impedisce di essere vivace e di avere grandi sogni: vuole organizzare le feste migliori, trasferirsi a New York per vivere con sua madre e uscire con il ragazzo più bello della scuola, un ragazzo più grande che sta per laurearsi. In breve, vuole tutto ciò che non può avere, il che a volte le fa dimenticare di apprezzare chi la ama davvero.
