Sabato, 22 Agosto 2020 20:21

Nicola Siciliano a Giffoni Impact: "Per ogni grande risultato c’è sempre un sacrificio"

"La nuova scuola campana” è uno dei due argomenti del quarto appuntamento di Giffoni Impact dedicato alla musica. Partenope è ricca di talenti e da sempre esprime artisti di qualità capaci di innovare e rinnovare il suono della tradizione e creare nuove tendenze. Paolo Giordano e Nicolò De Devitiis incontrano uno dei massimi rappresentanti della scena napoletana attuale: Nicola Siciliano.

Giovanissimo si fa notare subito per le sue spiccati doti da producer e trapper neo melò. Con Luchè, Enzo Dong e Geolier è l’artista più rappresentativo della scena urban napoletana di questi anni e di recente ha pubblicato il suo primo album con la major Sony dal titolo “Napoli 51: Primo contatto” con il quale continua il suo percorso artistico intriso di cultura partenopea. Con oltre 5 milioni di stream è un fenomeno e confessa: “Non era nei piani arrivare a questi risultati, ho sempre creduto nelle cose che facevo ma non me lo aspettavo. Per ogni grande risultato c’è sempre un sacrificio. Ho lavorato sin da piccolo e mi sono sempre impegnato con dedizione e passione”.

Per la musica ha fatto una scelta difficile, che recupererà nei prossimi mesi, lasciando la scuola. Ed è grazie al papà, che gli faceva ascoltare Bob Marley, Biagio Antonacci, Cypress Hill, Mina e la tradizione napoletana rappresentata da Mario Merola e Pino Daniele, che ha sviluppato il gusto per la melodia. “Mi affascinava esprimermi con le parole e il rap questo lo permette con facilità e con veridicità", racconta ai Generator +18. “Vengo da una periferia 'complicata' e a volte discriminata quindi naturalmente mi è venuta voglia di raccontarla esaltando gli aspetti positivi, specie se riguardavano la mia vita. Non ho mai visto Gomorra, non mi affascina ma non perché ha rappresentato la malavita del mio quartiere ma vi assicuro che nella serie non è tutta realtà”.

La musica di Siciliano non è gangsta-rap anzi riprende certi stilemi di quella neomelodica dove amore e bellezza sono ben presenti: “Nella mia musica ho seminato sempre positività molti rapper invece raccontano solo gli aspetti negativi, costruiscono modelli argomentando su fatti e cose che non sento miei. Mi sento molto vero in quello che faccio e amo cantare, lo faccio spessissimo!”. Travis Scott e LIBERATO sono i due artisti che attualmente preferisce e stimolato dai due conduttori ammette che farebbe molto volentieri un featuring con loro. “Il mio obiettivo quando compongo - racconta - è fare musica per restare nel tempo”. Appena diciottenne Nicola è seguito dal padre che lo ha indirizzato sin da subito al mondo musicale e ammette che se non fosse stato per lui, e tutta la famiglia, non avrebbe in poco tempo raggiunto i risultati che ha raggiunto. Il discorso, stimolato anche da alcune domande del pubblico in sala, cade su Napoli e la professione… “Devo ringraziare la mia città che mi ispira costantemente. La cito molto con i suoi luoghi magici e quindi la mia terrà ha sicuramente inciso nella mia carriera e diciamo così nel mio 'successo'”.

Conforta i ragazzi assicurandoli che è possibile vivere d’arte specie se si ha un talento e se si è pronti al sacrificio, ma alla base ci deve essere la passione per quello che si fa: “Scrivo e produco facendomi ispirare dal tramonto ma in qualunque posto mi trovo registro note vocali per memorizzare melodie o beat che mi piacciano e che mi nascono al momento”. In conclusione si parla dei social e del loro utilizzo e ammette che per lui sono solo uno strumento per dialogare con i fans e per la promozionale e gestisce il flusso degli haters con ironia rispondendo con tono scherzoso senza cadere nelle loro trappole.