Sabato, 22 Agosto 2020 20:01

Il pop totale di Danti raccontato a Giffoni Impact

Collaborare come chiave artistica: è questa la chiave di Daniele Lazzarin, alias Danti, trentottenne produttore e compositore, ex componente dei Two-Fingerz, protagonista di numerose canzoni di grande ascolto, a partire da "Andiamo a comandare", oltre a pezzi con J-Ax e Fedez e con la compagna Nina Zilli che lo accompagna nel confronto con i giffoner.

"Il lavoro di collaborazione nasce dalla stima verso gli altri artisti e viceversa. Io scrivo 'con' l’artista, non scrivo separatamente. Mi piace il ruolo di autore ma mi va stretto, nel senso che non è ciò che faccio, lavoro a dei vestiti cuciti su misura sulla persona. Così se faccio un progetto con Rovazzi, non puoi usare quel pezzo con un altro". Tra i primi a collaborare con lui è stato Fiorello: "Gli ho scritto un tweet di ringraziamento per un pezzo che lo citava, lui mi ha risposto e da lì è nato tutto. Abbiamo fatto una cosa insieme. Sono andato per un mese alle quattro di mattina da lui, abbiamo fatto dei collegamenti nel mio negozio da parrucchiere. Ora faccio i capelli anche a lui".

Ancora, tra le altre produzioni c’è un pezzo con Raf: "Lo chiamai perché pensavo che 'Liberi' fosse un pezzo suo, gli ho proposto questa canzone. Sono sempre stato legato a lui, la mia infanzia è stata asciugata, positivamente, da mio padre con Raf". Il successo di Rovazzi, tra gli altri, ha avuto un senso particolare, fortemente voluto: "Rovazzi è ossessivo, e quando gli piace qualcosa ci si butta. Quel pezzo lo avevo già mandato a Spotify, lui è impazzito e siamo stati fino alle quattro del mattino per finirlo. Io scrivo con gli altri e così anche con lui, e per quanto rompe, per cambiare cinque frasi siamo arrivati all’alba a lavorare, ed è venuta una bomba".

Il lavoro artistico, centrato su intimità, aggregazione o goliardia, è un lavoro continuo e totale: "Un pezzo, una canzone o una rima, questo lavoro ti accompagna sempre, hai un binario tuo che è una maledizione e una passione insieme, continuamente, gli altri sono a cena, si rilassano fanno serata e io penso, ripenso, mi chiudo nello studio. Mi sveglio e trovo una parola, sistemo una frase. Sono un artigiano. Mi considero un cantautore, metto a posto le parole, la musica".