Giovedì, 20 Agosto 2020 18:45

Pierluigi Pardo a Giffoni Impact: "La telecronaca di una partita è emozione"

Sta in piedi Pierluigi Pardo, occupa lo spazio, si muove e insieme racconta, nel solco di un lavoro antico e destinato al futuro, portando con sé i giffoner, esattamente come accade con gli spettatori, proiettati al centro del gioco come fosse una partita. Fare una telecronaca, in questo senso, è un fatto quasi musicale, smile ad un rap. "Per me è il lavoro più bello del mondo dopo la rockstar", spiega a Giffoni Impact, "la fatica non la sento, anche se la partita non è di altissimo livello la telecronaca è emozione, ti dà un’illusione di essere in campo direttamente. Io ho fatto il bordocampo, le interviste, lo studio, i talk show. Ma il match è l’essenza".

Il percorso, come per ogni sogno che si rispetti, è irto di ostacoli. "Bisogna crederci, studiare ed essere intraprendenti, con la passione sempre al centro - spiega Pardo - Ci sono state due svolte nella mia vita. La prima, mentre studiavo per la maturità. Il fidanzato di un’amica scriveva un articolo per il Tempo, serviva qualcuno che seguisse una partita di pallanuoto, e mi offrii. Poi c’è stata Telepiù. Feci il doppiaggio di Inghilterra Scozia, mandai la cassetta dall’Inghilterra, dov’ero in Erasmus, e mi presero". Per il tipo di professione, la telecronaca e le conduzioni, le notizie passano in secondo piano. "Serve costruire una credibilità con i protagonisti diretti, rapporti e rispetto. Cassano è stato mio testimone di nozze, io gli dico in faccia cosa ha sbagliato, siamo amici gli voglio bene. Non cerco mai lo scoop, le polemiche, e tendo a proteggere i miei ospiti".

Pardo ribadisce l’importanza dello studio, l’evoluzione di un mestiere. "Nella vita professionale un telecronista tifa per sé stesso, nel senso che l’obiettivo è raccontare con passione. Se succede Barcellona-Paris Saint Germain, in questo senso una grande partita è una grande opportunità, ma vale anche per Brescia Genoa o per le serie minori. Invece in Champions tifo per le italiane. Sempre". Sull’onda di un’ora portata avanti a gran ritmo, con ironia e coinvolgimento, Pardo rappresenta il cuore del giornalismo sportivo. "L’estetica di una voce, il ritmo, la forza, sono fondamentali. Se ti diverti il pubblico se ne accorge. Soprattutto, il calcio può sorprenderti sempre. Per questo raccontare le partite mi piace".