Giovedì, 20 Agosto 2020 18:05

Elena Jachia (Fondazione Cariplo): “Lasciamo ai ragazzi della Next Generation lo spazio per crescere”

Cercare di vedere il proprio futuro come un contributo per una maggiore sostenibilità del nostro mondo: penso che l’impronta trasformativa e generativa della Next Generation possa essere molto potente. A noi spetta lasciare ai ragazzi lo spazio giusto per crescere e accompagnarli senza troppe interferenze”. A parlare è Elena Jachia, direttore Area Ambiente di Fondazione Cariplo che durante la terza giornata di Next Generation, rassegna realizzata da Giffoni Innovation Hub, creative agency ispirata e promossa da Giffoni Opportunity, si è collegata in diretta streaming con i ragazzi del Dream Team per assistere alla presentazione dei prodotti video realizzati nell’ambito di AttivAree realizzato grazie alla Fondazione Oltrepò (Bio)Diverso e il contributo di Fondazione Cariplo.

Cos’è AttivAree?

Il programma AttivAree rappresenta il contributo di Fondazione Cariplo alla rivitalizzazione delle aree interne, spesso considerate marginali nella vita economica, sociale e culturale del Paese. Con questo programma abbiamo messo invece in evidenza che le aree interne sono ricche di risorse naturali, architettoniche e umane e che a volte basta accendere una luce o i riflettori, come fa Giffoni, per vedere il vero valore di questi territori”.

Immagino che l’innovazione possa fare la sua parte anche quando si parla di rilancio del territorio?

L’innovazione è fondamentale, lo è sicuramente sul piano scientifico e per questo nel progetto Oltrepò (Bio)Diverso si è anche dato vita a un centro di innovazione a supporto delle aziende agricole. Si possono sperimentare nuove coltivazioni o si possono utilizzare sistemi più sostenibili per la coltivazione della vite, ad esempio attraverso un maggiore inerbimento tra i filari. Ma anche sul piano culturale l’innovazione è indispensabile: la spinta innovativa di Giffoni nel progetto è stata molto forte, perché ci ha consentito di trovare il linguaggio giusto per coinvolgere le generazioni più giovani ed entusiasmarle in un progetto di territorio”.

Ci sono in cantiere per un futuro più o meno prossimo altri progetti del genere?

La Fondazione ha in mente progetti per far ripartire i territori dopo la crisi derivante dal Covid-19, sicuramente sotto il segno della sostenibilità e dell’innovazione. Non vi sono ancora idee concrete di collaborazione con Giffoni ma non lo escludiamo certamente. Sia Fondazione Cariplo che Giffoni lavorano in tanti contesti territoriali e sociali per aumentare le capacità e le competenze di persone e organizzazioni. In questo periodo, ad esempio, come Area Ambiente abbiamo attivato un bando per supportare la trasformazione digitale delle organizzazioni private no-profit attive in campo ambientale. La Fondazione vuole giocare un ruolo di enabler, sostenendo altri interlocutori sociali nello sviluppo di nuove abilità, non solo digitali. Questo ci pare il modo giusto per far crescere una nuova generazione di individui consapevoli e penso che anche Giffoni Innovation Hub sia su questa lunghezza d’onda”.