Martedì, 26 Maggio 2020 18:54

Giffoners a confronto con il Commissario Europeo Mariya Gabriel: "Giffoni un luogo oggi ancor più necessario"

«Buon cinquantesimo compleanno, Giffoni!», è stato questo il saluto di Mariya Gabriel, Commissario Europeo per l'innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù che ha tenuto uno speciale webinar, promosso da Giffoni Innovation Hub, con nove giffoners provenienti da diversi Paesi europei. A fare gli onori di casa naturalmente il direttore di Giffoni Opportunity, Claudio Gubitosi che ha annunciato la presenza del Commissario Europeo a Giffoni nel corso del 2020 in occasione della cinquantesima edizione di Giffoni Film Festival: «Noi rappresentiamo una bella storia creativa europea – ha dichiarato nel suo saluto il direttore Gubitosi – una storia che compie cinquant’anni. Con figure come quella del Commissario Gabriel abbiamo la certezza che l’Europa è in buone mani».

«Grazie per questo invito – ha esordito in diretta streaming il Commissario Gabriel – Giffoni è uno dei film festival più conosciuti ed apprezzato al mondo. Voi siete unici e rappresentate una bella storia europea. E’ stato definito da Truffaut il festival più necessario. Io dico che è un luogo ancor più necessario adesso. Tutte le discipline che rientrano nelle mie competenze mi appartengono, le sento profondamente mie. Il cinema oggi per i giovani rappresenta una grande opportunità perché possono godere della tradizione cinematografica europea ma è importante che siano consapevoli del rilievo del momento culturale che stiamo vivendo».

«Questo confronto - ha aggiunto il Commissario - è stato molto arricchente. L’interazione con i giovani mi sta molto a cuore. Noi siamo fieri di questi giovani che devono essere consapevoli del fatto che l’Europa considera le loro aspettative in modo attento e rispettoso. I giovani possono essere di grande stimolo per noi grazie alle immagini, alle luci, ai suoni, ai dialoghi, agli effetti speciali che sanno creare. Le porte del mio cuore sono aperte per i giovani. Credete in voi stessi ed avrete il nostro supporto».

L’incontro è stato animato dagli spunti e dalle domande di Leona Jarikj (15 anni, Macedonia del Nord), Stefani Dimitrova (17 anni, Bulgaria), Adrián Sánchez Martínez (19 anni, Spagna), Leonardo Venturi (20 anni, Italia), Benedetta Torre (22 anni, Italia), Arvid Scott (19 anni, Svezia), Matteo Palumbo (20 anni, Italia), Alessandra Stauder (25 anni, Italia) e Domenico Benvenuto (24 anni, Italia).

Tantissimi i temi affrontati nel corso del webinar: dalla creatività all’innovazione fino all’importanza del digitale e alla necessità di insistere sull’istruzione, sulla diffusione dei saperi e delle conoscenze: «Per tutto questo – ha commentato il Commissario Gabriel – abbiamo messo in piedi e metteremo ancora in campo specifici cluster e programmi. Faccio riferimento al programma Erasmus Plus e, ancora, alla necessità di un link con Horizon 2020 ed, inoltre, all’ipotesi di uno specifico cluster per la cultura. Tutto con l’obiettivo di contribuire a formare una nuova classe dirigente europea».

Un riferimento a parte merita la ricerca che può avere ancora più efficacia se si investe sui giovani: «Le notti della ricerca europea – ha continuato – rappresentano un importante evento perché ci fanno vedere i ricercatori come cittadini europei e la ricerca ha bisogno dei giovani in Europa perché c’è necessità di un approccio multidisciplinare che solo i giovani possono garantire. A questo proposito stringere alleanze ed accordi tra le università europee è di grande importanza».

La cornice è quella del digitale: «Rappresenta il nostro presente – ha continuato Mariya Gabriel – Dobbiamo perciò intervenire sulla connettività. Ci sono tantissimi bambini che ancora oggi non hanno dispositivi a disposizione. Certo, poi c’è il discorso delle fake news, della disinformazione e di internet sicuro su cui anche stiamo lavorando, soprattutto con le piattaforme che hanno delle responsabilità in questo senso e poi dobbiamo lavorare con gli insegnanti e con i genitori. Abbiamo dato vita alla piattaforma “Safer internet for you”, piattaforma per i bambini con 1800 materiali gratuiti e io ho chiesto ai giovani di essere ambasciatori di questa campagna. Abbiamo avuto un risultato davvero importante. Mi auguro che la campagna possa continuare».

La lotta è agli stereotipi per un’Europa più libera: «Per la prima volta - ha spiegato – abbiamo un Presidente di Commissione Europea che è una donna e ci sono tanti Commissari donne. Lavoriamo per essere più inclusivi, per avere più donne nelle istituzioni, per dare più spazio ai creativi e agli innovatori. In tutto questo contesto l’istruzione è un pilastro. E dobbiamo lavorare per dare opportunità a queste nuove generazioni».