Lunedì, 15 Aprile 2019 08:37

Conclusa la seconda edizione dei Giffoni Movie Days – San Donà di Piave


Dalla città, la prima Ambassador nominata dal direttore Claudio Gubitosi: “In ogni regione d’Italia ce ne sarà uno per promuovere le attività di Giffoni durante tutto l’anno”

Si è conclusa con una grande novità la seconda edizione del Giffoni Movie Days – San Donà di Piave. A lanciarla è stato il direttore di Giffoni Experience, Claudio Gubitosi, durante la serata finale sul palco del Teatro Metropolitano Astra, pieno di ragazzi emozionati ed entusiasti per l’esperienza vissuta. “Questa edizione di Giffoni Movie Days San Donà di Piave è stata una riconferma delle potenzialità di quello che San Donà può offrire – ha esordito il direttore - Questo è un progetto scolastico, che abbraccia diverse arti dello spettacolo, come teatro, danza, musica, mettendo anche a confronto gli istituti scolastici. A san Donà non manca nulla per essere il punto di riferimento per la formazione del Veneto. E proprio a San Donà abbiamo deciso di nominare il primo Ambasciatore che rappresenterà Giffoni sul territorio: Marimena Covelli. Ci sarà un ragazzo, o una ragazza, per ogni regione d’Italia che promuoveranno durante tutto l’anno le attività di Giffoni”.

Quella degli Ambassador non è poi stata l’unica novità annunciata dal direttore, cha ha manifestato già la volontà di riportare presto in città la magia di Giffoni. “Ritorneremo a San Donà nel mese di ottobre, per altre nuove attività di Giffoni. Forse con un festival vero e proprio costruito su 8 giornate di attività nelle scuole, con formazione ai docenti e il coinvolgimento dei ragazzi. Questo perché San Donà ha delle marce in più di fronte a tutte le altre attività che facciamo in Italia. Offre attività formative di altissimo livello, imprenditori che sostengono le attività senza essere invadenti. Noi ci siam e continueremo ad esserci”.

Straordinari risultati nell’edizione di quest’anno, che ha portato a compimento la missione e l’obiettivo dei Movie Days: realizzare non solo delle giornate di cinema per la scuola ma offrire agli studenti l’opportunità di vivere, anche se in piccolo, l’esperienza del Giffoni Film Festival, declinata attraverso dibattiti, incontri con i talent, workshop e laboratori. Esperienza che sono riusciti a vivere più di 3mila ragazzi, prendendo parte alle 8 masterclass gestite dai Facilitator di Giffoni, suddivise tra scuole secondarie di primo e secondo grado. Ben 22 sono stati poi i talent che hanno discusso con i Giffoners, tra cui attori, doppiatori e registi, arrivati da ogni parte d’Italia per incontrare i giovani del territorio e discutere di tematiche delicate che li toccano da vicino, attraverso lo strumento del cinema. Proprio le sale cinematografiche sono state il fulcro delle attività, con il Don Bosco e il cinema Cristallo, che hanno permesso 9 proiezioni complessive nelle 6 giornate di attività. Da contorno a tutto ciò, poi, decine di eventi collaterali che hanno animato la città, tra workshop, street art, flash mob e anche il coinvolgimento dei commercianti del centro attraverso l’iniziativa promossa da Confcommercio “Il cinema in vetrina”.

Piena soddisfazione per l’edizione 2019, dal palco del teatro, è stata espressa dal coordinatore del progetto, il dirigente scolastico Vincenzo Sabellico: “Lo scopo di questo progetto era mettere i ragazzi nelle condizioni di parlare di loro stessi attraverso il cinema. Delle loro speranze, dei loro sogni, del loro futuro, ma anche delle loro preoccupazioni. Credo che ci siamo riusciti, grazie anche alla professionalità dei Facilitator di Giffoni, che hanno aiutato i ragazzi in questo percorso. Siamo molto contenti anche del gruppo di ragazzi che hanno pensato, ideato e organizzato, assieme agli insegnanti, questo evento. Oltre cento sono stati i ragazzi impegnati nei vari gruppi di lavoro, dalla comunicazione, alla produzione, gestione degli eventi, segreteria organizzativa. Credo che l’entusiasmo che ci mostrate, e la voglia di continuare, sia visibile a tutti”.

Entusiasmo dei ragazzi, notato proprio da tutti in queste giornate, compreso il sindaco della città di San Donà di Piave, Andrea Cereser, che in avvio dei Movie Days aveva consegnato le chiavi della città al presidente del coordinamento organizzativo giovani Riccardo Prosperi: “Si chiudono cinque giorni bellissimi, e c’è tanto orgoglio verso tutti i ragazzi che ho incontrato e visto sorridere, sfiniti ma entusiasti di questa esperienza – ha riconosciuto il sindaco – Credo che su un tema che riguarda tutte quelle città che hanno bisogno di rivitalizzare i centri, il fatto di consegnare le chiavi ai giovani, ai ragazzi e ai bambini sia una mossa vincente. Con questo si vuole dire: la città e vostra, vostre sono le parti pubbliche, quello che può diventare un centro città. Traete ispirazione da voi, magari usate il pretesto di un film visto insieme per discutere, per capire, per far nascere cose nuove. Questo è ciò che tutte le città e le civiltà hanno bisogno. Per me è una grande soddisfazione vedere questa soddisfazione nelle facce dei ragazzi”.

Presente sul palco anche il vicepresidente della Regione Veneto, Gianluca Forcolin, che ha portato il saluto, la vicinanza e l’apprezzamento del governatore della Regione Veneto Luca Zaia e di tutta la giunta: “Guardate alla passione, guardate all’entusiasmo, guardate alle cose che vi rendono felici e mettetevi in gioco – ha detto Forcolin ai giovani in sala – Anche la politica, anche l’istituzione, anche l’imprenditoria vuole fare rete per porre al progetto un obiettivo ancora più grande, oltre a questo punto di partenza. Perché solo assieme si può realizzare questo grande sogno: da soli si fa prima ma insieme si va più lontano”.

Tanti apprezzamenti al progetto e ai suoi veri protagonisti: i ragazzi. Ed erano in tantissimi ad affollare il teatro, gremito di giovani, in questa serata all’insegna della cultura, incitando e supportando non solo i loro compagni ma anche docenti e dirigenti scolastici.

“Ho visto i ragazzi molto carichi – ha convenuto anche il presidente di Giffoni Experience Piero Rinaldi - i professori molto entusiasti, ho visto tutta la città coinvolta, e quindi sono io stesso entusiasta del progetto che voi giovani state portando avanti. Tutti quanti hanno partecipato a questa seconda edizione, che è un crescendo. Secondo me proprio San Donà dovrebbe essere l’hub del Veneto per cercare di coinvolgere altri ragazzi di altri comuni di altre scuole, perché è un progetto scolastico, ed è importante che questo sia un percorso formativo che dia la possibilità a loro di emergere nel futuro”.

La serata finale è poi proseguita con la proiezione del cortometraggio La voce di Alice, realizzato dal team di produzione di Giffoni Experience assieme ai ragazzi degli istituti del territorio, grazie al progetto didattico CinePiave Lab, iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il lavoro proposto alla platea ha mostrato la storia della 17enne Alice, dotata di un grande talento per la recitazione, ma è allo stesso tempo una ragazza tanto fragile, alla quale basta poco per far emergere tutte le proprie paure. Attraverso antagonisti e amici viene raccontato il suo percorso di crescita interiore, finché alla fine, Alice, riuscirà a far emergere la fiducia in sé stessa e quindi anche il proprio talento.

Il talento che ciascuno ragazzo ha dentro di sé è stato proprio il filo conduttore dei Movie Days di quest’anno. Tematica trattata e analizzata anche nelle masterclass assieme ai talent, compresi quelli dell’ultima giornata. Da questo è infatti partito anche l’attore Andrea Bosca, raccontandosi nel suo incontro con i ragazzi in una sala gremita: “Ho iniziato ad amare il teatro che avevo 12 anni – ha raccontato - Mi sono innamorato della recitazione, dei grandi testi del teatro. Sicuramente è stato il mio primo amore. L’attore deve capire che solo con l’immaginazione può interpretare qualunque ruolo. Ho sempre voluto essere vero e diverso. Vero perché quando vado in scena ci voglio essere completamente, e mi piace talmente tanto il mio lavoro che continuo a studiare. Cerco di conoscere i personaggi come se fosse un nuovo incontro. La scuola coltiva la possibilità di creare miti, vi dà gli elementi per riflettere. Adesso siete nel momento in cui avete continui stimoli, ma dopo toccherà a voi arricchirvi di contenuti”.

“Quando mi sono scontrato con il mondo del lavoro - prosegue - ho avuto paura, mi sono dovuto occupare di me. La paura è una bestia per cui se te la metti davanti ti blocca, ma se te la metti dietro ti spinge. Le difficoltà le avrete sempre, ma dovete proiettarvi un gradino in più dell’altro giorno. Dovete pensare alla bellezza dei vostri sogni che è molto più grande di quello che potete perdere”. Anche l’attore Paolo Conticini sulla stessa scia, ha posto l’accento sulla formazione, sullo studio e sul credere nel proprio entusiasmo: “Se avete la passione, studiate, abbiate una formazione seria e se avete il fuoco che arde forte per questa carriera, cominciate senza fermarvi mai”.