Giovedì, 11 Aprile 2019 16:10

La lezione di un sognatore a 600 giffoners: il direttore Gubitosi apre cuore e ricordi per una Masterclass d’eccezione

A quasi 50 anni (nel 2020) dall’invenzione del Giffoni Film Festival, “La nostra storia è una missione: quella di parlare e dialogare con voi, crescendo insieme”

“Avevo 18 anni quando sono andato in giro a raccontare il mio sogno, partendo da un piccolo paese come Giffoni Valle Piana. Questo perché non basta avere un’intuizione, bisogna anche saperla trasmettere. Io avevo voglia di dar vita alla mia idea, dandole nomi, gambe, determinazione, impegno, forza. Vi dico questo perché ognuno di noi è responsabile del luogo in cui nasce, e spero che lo teniate a mente: ognuno di voi può potenzialmente essere il custode, il testimone e il rivoluzionario del vostro tempo”.

Tanta gioia ed emozione per il direttore di Giffoni Experience Claudio Gubitosi, che ha incontrato, con una masterclass esclusiva nel suo genere, oltre 600 studenti liceali, provenienti da diversi istituti scolastici, tra cui addirittura uno pugliese, con gli allievi partiti all’alba per poter essere presenti: Istituto Superiore “Majorana” di Martina Franca, Liceo artistico “Gropius” di Potenza, Istituto Superiore “Piranesi” di Capaccio/Paestum, Istituto Superiore “Europa” di Pomigliano d’Arco, Istituto Superiore “Rampone” di Benevento e Istituto Superiore “Angel Keys” di Castelnuovo Cilento.

Presenti anche gli studenti dell’Istituto Superiore “Glorioso” di Giffoni Valle Piana che ieri hanno concluso la loro esperienza con Giffoni Experience per il Progetto “Alternanza Scuola Lavoro”.

“Queste due ore insieme mi hanno confortato e reso molto felice – ha dichiarato il direttore - perché è la prima volta che è stato inserito questo modulo nei programmi di Movie Days, giunti con orgoglio alla 24esima edizione, e ho voluto inaugurare questo percorso per sollecitare i giovani partecipanti a vivere bene la propria vita, con entusiasmo, determinazione, sognando e tirando fuori le capacità e le energie che ognuno di noi possiede”.

Accolto dai giffoners e dal facilitator Andrea Contaldo, Gubitosi ha raccontato l’impegno che ci vuole per trasformare un’idea in una vera e propria factory culturale: “Oggi siamo tra i 20 progetti più ambiziosi in Europa, siamo presenti in 19 regioni italiane e quest’anno, nel corso del Festival, saranno presenti ragazzi provenienti da 52 nazioni. E questo anche perché non abbiamo avuto paura di affrontare argomenti tabù, dialogando con bambini, adolescenti e ragazzi senza metterci sul piedistallo – come spesso gli adulti fanno – ma comprendendo i loro bisogni, i loro disagi e il loro linguaggio. Abbiamo parlato, attraverso il cinema e gli ospiti che si sono susseguiti nel corso degli anni, di integrazione, abbattimento delle barriere culturali, eutanasia, rapporto tra genitori e figli, sessualità, disabilità, disturbi alimentari e molto altro in anni in cui era impensabile parlarne ai giovani con trasparenza e schiettezza.”

“Il mio consiglio più prezioso – prosegue Gubitosi – è quello non solo di amare il prossimo ma di amare voi stessi: guardatevi allo specchio con amore, e riuscirete e vedere quello che forse gli altri non riescono a scorgere. Se sentite di essere forti e di avere delle idee, dimostratelo: tiratele fuori senza timore. Anche se qualcuno potrebbe non credervi, anche se amici e parenti potrebbero non seguirvi. Anche se questo significa, a volte, avere il vuoto intorno.”.

“E’ così che Giffoni è diventato un caso di studio in molte università del mondo – conclude Gubitosi – una cosa che ancora oggi mi mette in crisi. Bisogna sempre lavorare, e non fermarsi mai, domandandosi non da dove proveniamo ma chi siamo. Bisogna anche saper distruggere, non abbiate paura di smontare preconcetti, vecchie convinzioni o cose di cui pensate di essere sicuri: nel 2009 abbiamo introdotto la parola “Experience”, una strada del tutto nuova che rendeva il Giffoni Film Festival il più importante evento di un percorso che vive, però, 365 giorni all’anno. Ci è voluto molto coraggio, ma è stato grazie a quel coraggio che oggi è arrivato il momento di Giffoni “Opportunity”. E’ costato fatica, ma non ho mai smesso di crederci. Per questo vi consegno il mio monito, che spero porterete sempre con voi: “si può fare, si deve fare, perché nò?