Ecco le prime considerazioni dei ragazzi che hanno avuto l’opportunità – grazie a M2 Pictures - di vedere tre proiezioni speciali del film che ha trionfato nella categoria Generator +13 durante la 48esima edizione del Giffoni Film Festival
“Il vero protagonista di questo film è Lenny, che riesce a maturare nonostante la sua età e vive un cambiamento davvero radicale”. Così Chiara, una giffoner che ha partecipato a una delle tre proiezioni speciali di “Conta su di me” (This Crazy Heart) - organizzate grazie a M2 Pictures in collaborazione con Giffoni Experience - commenta il film che ha vinto il Gryphon Award nella categoria Generator +13 durante la 48esima edizione del Giffoni Film Festival, e che arriverà al cinema dal 22 novembre.
Diretto da Marc Rothemund, “Conta su di me” (This Crazy Heart) è stato proiettato a Roma, Milano e Napoli in un tour molto speciale, in attesa di far breccia nel cuore del grande pubblico, dopo aver conquistato i giffoners. “Mi è piaciuta molto la storia – commenta la giffoner Caterina – e questa ironia leggera con la quale sono stati affrontati argomenti non facili. Le vite dei personaggi, così opposte tra loro, si uniscono per poi completarsi”.
Lenny (Elyas M’Barek) è un trentenne scapestrato che pensa solo a divertirsi, mentre David (Philip Noah Schwarz), un quindicenne con una grave malformazione cardiaca, la cui quotidianità ruota attorno a cliniche e sale operatorie. Il papà di Lenny, famoso cardiologo, costringe il figlio a prendersi cura di David, suo paziente. Per rendere meno noioso il suo compito, Lenny decide di far stilare a David una lista di desideri semplici e a volte folli. Tra i due nascerà una bellissima amicizia, intensa e senza freni, vissuta pienamente in ogni suo singolo momento.
Per il giffoner Sokkhin “il film riprende moltissimo il fatto che David lotta ogni giorno e ogni momento senza arrendersi mai. La lista di desideri che ha compilato insieme a Lanny lo ha reso più felice e gli ha dato voglia di vivere. E’ vero che lui, in parte, desidera morire presto per non soffrire ancora e non sentire il dolore, ma questo si scontra con il sorriso che, grazie a Lanny, la vita riesce a dargli ancora.” “Per me, invece, - aggiunge la giffoner Michela - è Lenny che inizia a capire davvero cos’è la vita, e ci riesce grazie all’esempio di David”.
