Giovedì, 11 Ottobre 2018 10:39

“ZANNA BIANCA”: TRA AMICIZIA E LIBERTA’ ARRIVA AL CINEMA IL FILM D’ANIMAZIONE ACCLAMATO AL #GIFFONI2018

Crudo, realistico ma anche tenero ed emozionante. La prima versione animata di ZANNA BIANCA, distribuito in Italia da Adler Entertainment, arriva oggi - 11 ottobre - al cinema dopo aver conquistato il cuore degli Elements +10 che, durante la 48esima edizione del Giffoni Film Festival, hanno incontrato il regista Alexandre Espigares (premio Oscar per il Miglior cortometraggio d’animazione Mr. Hublot”).

Un lavoro appassionante, durato circa 4 anni, con l’obiettivo di portare al cinema l’indimenticabile romanzo di Jack London. Zanna Bianca è un lupo con un quarto di sangue di cane. È una creatura fiera e coraggiosa, e per questo sarà vittima della crudeltà dell’uomo. Dopo esser cresciuto nelle terre innevate, meravigliose ma ostili del Grande Nord, viene accolto da Castoro Grigio e la sua tribù di nativi americani. Qui viene protetto dagli uomini, ma dovrà farsi accettare dagli altri cani. Purtroppo Castoro Grigio sarà costretto a cedere Zanna Bianca ad un uomo crudele, che lo obbligherà a trasformarsi in un cane da combattimento. Una storia di redenzione descritta dal punto di vista dei cani e soprattutto sulla straordinaria forza dell’amore che li lega indissolubilmente all’uomo.

“Giffoni mi ha letteralmente incantato innanzitutto per lo sforzo che una città così piccola ha sempre fatto per mettere al centro i bambini - ha raccontato Espigares durante Giffoni2018 - loro hanno un dono speciale: reagiscono d’istinto, con le emozioni in bella vista, mentre noi adulti tendiamo a lasciarsi travolgere dal cinismo. Sono un pubblico eccezionale, hanno iniziato a battere le mani al primo accenno di musica, liberi di esprimersi senza paura che i genitori intimino loro silenzio e compostezza. In questo Festival si respira un’aria di leggerezza che si armonizza alla perfezione con l’idea che il cinema non debba solo divertire ma anche educare. La prima impressione ricevuta da questi ragazzi è stata incredibile”.

Il film è una sorta di pittura in movimento, capace di parlare anche in totale silenzio grazie agli occhi dei personaggi coinvolti. Un’opera che gioca con i generi e riesce a commuovere tanto i piccoli quanto gli adulti. “La parte più difficile non è stata la realizzazione di una scena in particolare - ha spiegato il regista ai giurati - ma non perdere di vista l’idea originale del film. Un regista non è mai totalmente soddisfatto del suo lavoro. Quando riesci a concludere un progetto, normalmente, realizzi solo il 75-80 per cento delle tue idee originali, qualche volta anche meno. In Zanna Bianca ci sono delle cose che avrei voluto migliorare ma devo ammettere che sono contento del risultato”.