Lunedì, 27 Agosto 2018 07:22

“IL MAESTRO DI VIOLINO”: DAL 30 AGOSTO AL CINEMA LA STORIA CHE HA VINTO IL GRYPHON AWARD 2016

Il film, distribuito da Academy Two e diretto da Sérgio Machado, fu premiato dai giurati Generation + 16

Il linguaggio universale della musica è capace di avvicinare, unire ed emozionare: la sua potenza è travolgente e può correre in aiuto di chiunque ne abbia bisogno, anche nei momenti più complicati. E' quello che accade ne IL MAESTRO DI VIOLINO, film diretto da Sérgio Machado e vincitore del Giffoni Film Festival nel 2016 per la categoria Generator +16. Distribuito da Academy Two, l’opera arriverà nei cinema italiani dal 30 agosto, e racconta il rapporto tra musica, passione e determinazione nel rincorrere e raggiungere i propri sogni.

“Ad ispirarmi sono stati due elementi: da un lato i miei genitori, entrambi musicisti - aveva spiegato Machado due anni fa, durante il suo incontro con i giurati del Festival - dall’altro, invece, volevo far emergere lo stato d'animo delle persone che vivono all'interno delle favelas, evidenziando non solo difficoltà, ma anche i loro sogni e speranze”.

Il lungometraggio racconta la storia di Laerte, un violinista che si prepara da anni per entrare nella OSESP, la più importante orchestra sinfonica sudamericana. La sua umile famiglia si aspetta molto da lui, ma all’audizione la tensione è talmente alta che il violinista cade vittima di una crisi nervosa e non riesce a suonare. Trovandosi improvvisamente senza soldi né alternative, Laerte accetta di insegnare musica nella scuola pubblica di Heliopolis, una delle favelas più violente di San Paolo, in Brasile. All’inizio il maestro s’imbatte in un ambiente ostile, ma ben presto tutta la sua classe sposa la "causa" della musica, cominciando a migliorare visibilmente e a trovare nell'arte una via di fuga.

“Questo programma d'insegnamento - aveva aggiunto il regista - viene realmente proposto ai giovani brasiliani che vivono nelle favelas. I musicisti che ne fanno parte sono addirittura volati fino a Roma per suonare innanzi al Papa”.

A dimostrazione dell’emozione che IL MAESTRO DI VIOLINO ha trasmesso ai jurors di Giffoni, ecco quello che un giovane giurato albanese affermò durante il dibattito: “Si tratta del miglior film che ho visto nella mia sezione, ho apprezzato soprattutto l'accostamento tra l'ambientazione all'interno delle favelas e la musica classica di alto livello: una contraddizione che suona benissimo”.

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