Robert Anthony De Niro Jr. (New York, 17 agosto 1943) è un attore statunitense. Attore prolifico e versatile, è generalmente considerato tra i maggiori attori della storia del cinema. Ha vinto il premio Oscar in due occasioni: nel 1975 come miglior attore non protagonista e nel 1981 come miglior attore. Perfezionista, noto per la maniacale preparazione e documentazione sui personaggi che si accinge ad interpretare, ha dato volto e fattezze ad alcuni tra i più noti, travagliati e complessi personaggi portati sullo schermo negli ultimi decenni: l'inquietante Travis in "Taxi Driver", l'operaio trapiantato negli orrori della guerra Mike in "Il cacciatore" e l'autodistruttivo pugile Jake LaMotta in "Toro scatenato". De Niro e Marlon Brando sono gli unici due attori ad aver vinto il premio Oscar per aver interpretato lo stesso personaggio, il boss don Vito Corleone della saga de Il padrino di Francis Ford Coppola: Brando lo vinse per aver interpretato Vito ne "Il padrino", De Niro per aver interpretato il giovane Vito ne "Il padrino - Parte II".
Dopo aver studiato al prestigioso Actors Studio, ottiene il primo ruolo cinematografico nella commedia "Oggi sposi" di Brian De Palma, film girato nel 1963 ma distribuito nelle sale solamente nel 1969. Negli anni seguenti continua a lavorare con De Palma nelle commedie "Ciao America!" e "Hi, Mom!" e inoltre recita nel ruolo di co-protagonista nei film "Il clan dei Barker", "I maledetti figli dei fiori" e "Il mio uomo è una canaglia". Nel 1973 arriva la svolta nella sua carriera: interpreta infatti un giocatore di baseball affetto dal linfoma di Hodgkin nel film "Batte il tamburo lentamente" e, soprattutto il ruolo di John Johnny Boy Civello in "Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno". Entrambi i film ottengono un buon successo di pubblico e un ottimo riscontro di critica, ma è con il secondo film che De Niro inizierà a collaborare con il regista italoamericano Martin Scorsese, instaurando così uno dei più importanti sodalizi della storia del cinema.
L'anno seguente il regista Francis Ford Coppola, rimasto impressionato dalla sua interpretazione in Mean Streets e ricordandosi del provino fatto dall'attore due anni prima per il ruolo di Sonny, lo sceglie per interpretare il giovane Vito Corleone ne "Il padrino - Parte II" dove De Niro recita in un cast di attori del calibro di Al Pacino, Robert Duvall, Diane Keaton e Talia Shire. Il film ottiene un grande successo di sia di pubblico che di critica, superando perfino i risultati ottenuti dal film precedente, e ottiene 11 candidature ai Premi Oscar dell'anno seguente riuscendo ad aggiudicarsi ben 6 statuette (tra cui miglior film e miglior regia). Lo stesso De Niro ottiene l'Oscar come miglior attore non protagonista, diventando (insieme a Marlon Brando) l'unico attore della storia del cinema a vincere il Premio Oscar per lo stesso personaggio.
Nel 1976 ottiene grandi consensi da parte di critica e pubblico per l'interpretazione di Travis Bickle in "Taxi Driver", diretto dall'amico Martin Scorsese. Il personaggio di Travis, reduce del Vietnam che a causa dell'insonnia, decide di lavorare come tassista notturno nella città di New York. Così Travis lavora a tarda notte nei quartieri più squallidi di New York e i suoi clienti sono perlopiù prostitute, drogati e ladri. Travis è visibilmente disgustato da loro, e questo disgusto lo porterà ad odiare i delinquenti che si aggirano per le strade notturne di New York e a compatire, e cercare di salvare, le loro vittime. Il personaggio è considerato uno dei più rappresentativi della storia del cinema moderno. Per questo ruolo De Niro ha ricevuto la candidatura al Premio Oscar come miglior attore protagonista. Nello stesso anno ha recitato in "Novecento" di Bernardo Bertolucci accanto a Gérard Depardieu e Dominique Sanda, e in "Gli ultimi fuochi", ultimo lungometraggio del regista Elia Kazan.
La collaborazione con Scorsese si rinnova con il musical "New York, New York", dove De Niro recita accanto a Liza Minnelli e inoltre, per interpretare al meglio il personaggio del sassofonista Jimmy Doyle, ha imparato a suonare realmente il sassofono. Nonostante l'ottimo cast il film si rivela un insuccesso al botteghino e porterà il regista in una profonda crisi personale. Il fiasco di "New York, New York", porterà De Niro a riscattarsi l'anno seguente grazie all'interpretazione nel film "Il cacciatore" di Michael Cimino, dove accanto a lui recitano attori del calibro di Christopher Walken e Meryl Streep. Il film viene accolto positivamente da critica e pubblico e ottiene 9 nomination agli Oscar, vincendone 5 (tra cui miglior film e miglior regia), e lo stesso De Niro ottiene una nuova candidatura come miglior attore protagonista, superato però da Jon Voight per "Tornando a casa".
Nel 1980, De Niro vinse il Premio Oscar come miglior attore per la sua interpretazione del pugile italoamericano Jake LaMotta in "Toro scatenato" di Martin Scorsese. Per un intero anno prima dell'inizio della produzione, De Niro si è allenato insieme a LaMotta stesso e durante la produzione, Scorsese fermò le riprese per quattro mesi in modo che De Niro potesse guadagnare 30 chili per interpretare al meglio il pugile a fine carriera. L'anno seguente ha recitato al fianco di Robert Duvall in "L'assoluzione" (1981), film noir che si incentra su due fratelli – uno un detective e l'altro un prete – che si mettono alla ricerca di un killer di prostitute.