Lunedì, 12 Marzo 2018 18:18

CORAGGIO, PAURE E SENTIMENTI AL CENTRO DELLA TERZA GIORNATA DI MOVIE DAYS 2018

Riflessione e divertimento in Sala Truffaut per circa 600 studenti accorsi al terzo appuntamento dei Movie Days, le giornate di cinema per la scuola firmate Giffoni Experience. A segnare la mattinata sono state la vivacità e le riflessioni di allievi e docenti degli istituti comprensivi di Albanella e Pignataro Maggiore, del “Giovanni Palatucci” di Montella, del “Giuseppe Garibaldi” di Fondi, dell’“Aganor Marconi” di Napoli, del “Novio Attellano” di Frattaminore e del “Don Milani Capasso” di Acerra.

Hanno partecipato alla giornata anche 50 giovani dell’Istituto “Fratelli Linguiti” di Giffoni Valle Piana e Montecorvino Rovella, impegnati nel progetto di Alternanza Scuola Lavoro. Cambiare la modalità del "fare scuola", andando incontro alle nuove richieste dal mondo del lavoro, è uno dei presupposti su cui Giffoni Experience ha voluto far leva in questo percorso di formazione, rispettando a pieno il protocollo d’intesa firmato con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca lo scorso luglio.

All’occhio critico dei ragazzi è stato sottoposto “Sette Minuti dopo la mezzanotte” di Juan Antonio Bayona: un’opera drammatica dai tratti fantasy ideale per affrontare anche i lati più spigolosi della realtà, conservando la delicatezza del racconto adatta ai più giovani.

A confrontarsi con gli studenti sugli spunti forniti dal film - incentrato su una realtà alternativa creata dal giovane protagonista per sfuggire alla crudele malattia della madre - è stato Alfredo Toriello, specializzato in Psicoterapia Relazionale e Familiare e Psicologia Scolastica.

“Non abbiate paura di mostrarvi per quelli che siete - ha detto - ci capita spesso di non sentirci visti, ma la vera sfida è stare bene con noi stessi. L’importante è riuscire a mettersi in gioco anche quando si ha paura, trasformando quest’ultima da limite a forza. Identificando quello che ci spaventa, ammettendolo a noi stessi ed esternandolo possiamo affrontare qualunque situazione”.

Un dialogo accorato per mostrare ai più piccoli quanto, a volte, basti pochissimo per andare oltre le nostre barriere, un’analisi attenta e piacevole che ha coinvolto tutta la sala: “Quello che mi spaventa non è l’incomprensione - ha commentato Elianna, 11 anni - ma i ruoli che scegliamo per mostrarci agli altri. Tutti abbiamo bisogno dell’amore e l’attenzione di chi è vicino ma non lo dovremmo mai conquistare fingendo di essere diversi”.