Venerdì, 21 Luglio 2017 19:30

Educazione scolastica, videogames e realtà virtuale i temi dell'ultimo workshop del Dream Team

Videogames a scopo educativo, utilizzo di nuove tecnologie per la realtà virtuale e la necessità di formare nuove figure professionali. Sono tanti i temi discussi con i ragazzi del Dream Team durante l'ultimo workshop "Animation, VR & New Technologies for Kids Education". Incontro alimentato dai numerosi ospiti presenti: Carlo Cuomo, Entertainment Project Manager e Responsabile didattico dello IUDAV - Istituto Universitario Digitale Animazione e Videogiochi, Angela Chiara Nappi, fondatrice di CN Productio Raffaele Criscuolon,, regista e autore per bambini per la CN Production, Eugenio Pisani, new media e VR specialist e Vincenzo Ardito, formatore per il progetto Cined della cooperativa sociale GET di Bari.

"È emozionante, da ex giurato, tornare a Giffoni dopo tanti anni e presentare il proprio progetto - ha dichiarato Carlo Cuomo ai ragazzi del Dream Team - Vi auguro di tornare tra dieci anni e presentare il vostro». L'importanza di nuove professionalità nel settore del videogame, partendo proprio dai primi neolaureati dello Iudav, il fulcro dell'intervento:«Pochi giorni fa abbiamo conferito le prime lauree - ha raccontato Cuomo - a giovani che hanno frequentato, sin dalla sua istituzione nel 2014, il Corso di laurea in Videogiochi ed Animazione. Il nostro è un progetto nato nel 2009 che ha sin dall'inizio puntato alla creazione di nuove figure professionali da inserire in un mondo, quello appunto dei videogames, in costante espansione. Dai programmatori, agli sviluppatori fino ai grafici, la collaborazione di diversi docenti di alta caratura ci permetterà di ampliare i professionisti del settore».

Raffaele Criscuolo e Angela Chiara Nappi hanno poi presentato ai ragazzi il progetto di Skinny il Delfino, un cartone animato didattico che, tramite un'app in fase di sviluppo, permetterà a classi di bambini italiani di collegarsi in tempo reale con classi da altri Paesi del mondo. «E' un progetto che mira all'interazione tra bambini di lingue diverse, fornendo un primo contatto con nuovi idiomi e culture già in tenera età. Un approccio sicuramente da portare all'attenzione delle Istituzioni e degli enti pubblici».

Di realtà virtuale, didattica e nuove frontiere del cinema ha invece parlato Eugenio Pisani, con il progetto VaRt: “La realtà virtuale sta iniziando ad esprimere al meglio le proprie potenzialità sia nell’ambito videoludico che in quello legato all’intrattenimento multimediale - ha esordito Pisani - una piattaforma completamente nuova e i registi dovranno imparare nuove discipline per poter raccontare le proprie storie in quel tipo di mondo in cui lo spettatore ha completa libertà d'azione sul dove dirigersi, dove guardare e cosa vedere”. Da qui il rapporto tra educazione scolastica e questo nuovo tipo di tecnologia. "La fase di sperimentazione oramai è abbondantemente superata - spiega l'esperto di realtà virtuale - trattasi ora di trovare la giusta collocazione ed applicazione di questa nuova straordinaria tecnologia al mondo della didattica e dell’education. In cantiere inoltre abbiamo anche un'app per console che permetterà ai giovani studenti di poter continuare la didattica scolastica anche da casa tramite lezioni d'approfondimento”. Spazio anche per la presentazione di Ivi Pro, diretto dal project manager Andrea Dresseno: "L'Italian Videogame Program - continua ancora Pisani - si propone di agevolare la produzione di titoli di videogiochi che usino come sfondo il patrimonio legato al territorio italiano nonché arricchire la mappatura del territorio in chiave videoludica in collaborazione con le Regioni, gli enti locali e le Film Commission. 15 le regioni italiane che hanno aderito al progetto, fra cui anche la Campania.

Infine Vincenzo Ardito, formatore per il progetto Cined, che ai ragazzi del Dream Team ha parlato di "espandere la produzione di film a scopo didattico tramite anche la creazione di piattaforme che facilitino la fruizione di film in lingua, suddivisi per fasce d'età». Un modo differente di guardare al cinema, secondo Ardito: «In Italia - continua - il cinema a scuola è sempre stato visto per le sue tematiche, mai per i suoi linguaggi o per il lavoro che c'è dietro. Con la piattaforma Cined invece si vuole dare spazio all'interazione con ben 45 Paesi per ragazzi dai 6 ai 19 anni in un progetto di cooperazione europea".