Lunedì, 17 Luglio 2017 19:18

Il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti al Giffoni Dream Team: “Lo Stato usi le tecnologie per contrastare la criminalità”

"La tecnologia in sé offre solo vantaggi. Il problema è che può essere utilizzata anche dalla criminalità. Ed è qui che lo Stato, le Istituzioni devono intervenire per poter contrastare le organizzazioni criminali": Franco Roberti, Procuratore nazionale Antimafia parla così del rapporto tra malavita e innovazione durante l’incontro con i ragazzi della Masterclass e del Dream Team.

Accompagnato dal Procuratore capo di Salerno, Corrado Lembo, il procuratore Roberti si è mostrato molto disponibile verso i 40 giovani innovatori della rassegna Next Generation, ribadendo il ruolo dello Stato senza mai abbassare la guardia. "Esiste una vocazione naturale da parte di procura nazionale antimafia e antiterrorismo – continua Roberti – nel combattere la criminalità grazie anche alla tecnologia. Noi lo facciamo per vocazione, ma credo che debba essere patrimonio e consapevolezza di tutte le istituzioni il saper sfruttare bene tutti i vantaggi che la tecnologia può offrire".

Il procuratore Roberti risponde poi ad alcune domande dei dreamer: "Il rapporto tra imprenditori, politici e criminali? Oggi con le nuove tecnologie è sicuramente più semplice – afferma il Procuratore nazionale Antimafia – Il vero problema è che non è più il criminale che si rivolge all’imprenditore o al politico ma è l’imprenditore ed il politico che si rivolgono al criminale. È in atto una sorta di sostituzione dell’autorità: se prima si riconosceva la supremazia dello Stato, in molti casi è il boss ad emergere, raggiungibile molto più facilmente rispetto ad un tempo". Roberti infine si sposta anche sul campo del terrorismo sul quale dichiara: "La lotta al terrorismo – conclude il magistrato – si compie soprattutto attraverso l’acquisizione di informazioni che possano prevenire l’eventuale scoppio di situazioni a rischio".