Lunedì, 17 Luglio 2017 15:35

Marco Giallini al Giffoni Film Festival: "Inseguite I Vostri Sogni E Siate Liberi"

Marco Giallini racconta la sua gavetta al Giffoni Film Festival: l'attore - che vanta tra i suoi riconoscimenti un Nastro d’Argento come Migliore attore non protagonista nel 2012, il premio Cinè – Ciak d’oro per la commedia come Migliore attore rivelazione e un Ciak d’Oro; e, da oggi, anche un Giffoni Experience Award - omaggia il GFF. "Sicuramente - spiega - è uno dei Festival più belli che siano mai stati realizzati, i bambini non mentono: l’ultimo anno che sono stato qui mi sono commosso".
 
Giallini ha confessato di star vivendo "un bel momento che dura ormai da qualche anno": attualmente è impegnato con le riprese di tre film: oltre a 'The plays' di Paolo Genovese, 'Io sono tempesta' di Daniele Lucchetti al fianco di Elio Germano e 'Rimetti a noi i nostri debiti' di Antonio Morabito insieme a Claudio Santamaria. "Quest'ultimo - afferma ancora Giallini - è un film socialmente importante e molto attuale, un lavoro sensibile e preciso". 

Incontrando i masterclasser all'Antica Ramiera, Giallini ha rivelato un retroscena dei suoi inizi: "Devo la mia celebrità a un buttafuori, tale Carletto, che mi suggerì di seguirlo per la visione di uno spettacolo di Marco Risi in cui recitava Mastandrea.  Interpellato su cosa serva per diventare attore, Giallini ha risposto "Per fare questo lavoro ci vuole talento, come per tutti i lavori. L’80% delle persone che fanno cose sono prive di talento, anche, ad esempio, tra i calciatori. Non credete - ha aggiunto - a chi vi racconta che la recitazione nasce come un fuoco divino che vi fulmina: io dormivo due ore a notte per riuscire ad alternare i vari lavoretti con cui sbarcare il lunario e permettermi lo studio. Ecco, solo dal sacrificio nascono le maggiori soddisfazioni. Il mestiere dell'attore richiede un talento oggettivo. Non è improvvisazione, né fortuna. Pensate che De Niro sia il mostro sacro che è per caso? Ai ragazzi - ha concluso - consiglio di fregarsene sempre un po', come faccio io. Io ho sempre inseguito i miei sogni, ma lasciando da parte l’ossessività. La serietà di quelli che vogliono e credono di poter cambiare il mondo mi annoia: prendetevi sul serio, ma non troppo. Siate liberi".