Sabato, 23 Luglio 2016 11:53

I Have a (BLACK) Dream

È la penultima giornata del Giffoni Film Festival 2016 e la sezione Generator +18 propone BLACK, un film al contempo duro e meraviglioso, facendo esplodere lo sdegno contro la violenza e la speranza nei confronti dell’amore di tutti i giovani presenti alla proiezione.

Come Martin Luther King disse che aveva un sogno, che un giorno tutti gli uomini si sarebbero alzati in piedi e si sarebbero resi conto di essere stati creati per vivere come fratelli, allo stesso modo possiede il suo Black Dream anche Mavela, quindicenne di colore disadattata che entra a far parte, per aspirazione ad un senso d’appartenenza, più che per vera condivisione di idee, della temibile gang dei Black Bronx, una banda di giovani africani che vivono in Belgio e fanno serpeggiare cattiveria, aggressività e vendetta tra le strade di Bruxelles. Ma quando un giorno per caso Mavela incontra il marocchino Marwan, membro di una gang di magrebini rivale ai Black Bronx, la 1080, fin dal principio i due comprendono di essere fatti l’uno per l’altra, pur dovendo tenere il segreto assoluto sulla loro frequentazione considerando la pericolosità sia dell’una che dell’altra banda di strada.

Adil El Arbi e Bilall Fallah, i due giovani e promettenti registi, anch’essi di origine marocchina, hanno diretto il prodotto audiovisivo belga dimostrando con grande capacità la propria bravura. Sia come directors, attenti alla musicalità di un film, elemento preponderante in qualsiasi opera cinematografica, che come veritieri osservatori di una realtà senza veli la quale, pur nella sua crudezza, lascia sempre e comunque sperare il giovane pubblico del Giffoni Film Festival, capace di leggere tra le righe di BLACK una forza più potente e meravigliosamente trascinante del gruppo inteso come gang: quella secondo cui, nel bene, l’unione fa sempre la forza.