Sharing Economy, numerose le linee guida emerse oggi dalla round table organizzata da Giffoni Innovation Hub: puntare su consulenze che orientino il business e non su rigide norme legislative; favorire lo sviluppo del settore troppo asfissiato in Italia rispetto ai competitor internazionali che operano in regimi più liberi; riflettere sull’accesso alle nuove tecnologie delle periferie che rappresentano i 3/4 del territorio nazionale e fruiscono meno dei servizi dell’economia collaborativa; tutelare i consumatori dal rischio di non potersi rivalere di un cattivo servizio; promuovere politiche che inducano gli utenti a fare una prima esperienza.
Sono solo alcune delle indicazioni raccolte al termine dell’appuntamento svoltosi oggi alle Antiche Ramiere per la rassegna di innovazione Next Generation. “La tavola rotonda – spiega Orazio Maria Di Martino, Coo di Giffoni Hub - è il primo step per l’elaborazione nei prossimi mesi di un report illustrativo che definisca tendenze, criticità e potenzialità del modello economico collaborativo, fondato sulla condivisione e sullo scambio. Un modello in inarrestabile espansione come confermano le previsioni che ne valutano gli impatti finanziari entro il 2025 attraverso la crescita del valore delle transazioni che passerà dagli attuali 28 miliardi a 570 miliardi (PwC). Questo nonostante il caos normativo e l’assenza di ricerche reali che intercettino il fenomeno”.
Sono intervenuti alla round table: Valentina Cillo dell’Heroes- Euromediterranean Coinnovation Festival; Gianluca Dettori, general partner di Barcamper Ventures; Luisa Crisigiovanni, segretario generale di Altroconsumo; Doris Messina, chief fintech officer Banca Sella Holding; Edoardo Imperiale, direttore divisione Innovazione e Imprese di Sviluppo Campania; Gianluca Ranno, co-fondatore di Gnammo; Antonio Zullo, public & regulatory affairs director di Optima Italia; Roberto Vona, docente di Economia alla Federico II di Napoli; Ivana Pais, docente di sociologia economica alla Cattolica del Sacro Cuore; Guido Smorto, docente di Analisi economica all’Università di Palermo; Francesco Giuseppe Palumbo, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Salerno.
Al termine della sessione, Giffoni Innovation Hub ha distribuito un questionario sui potenziali concetti chiave per potenziare la sharing economy e per definirne il contributo alla produzione di valore percepito dagli utenti, in particolar modo giovani e giovanissimi. “L’iniziativa – continua Di Martino - è soltanto una delle attività di analisi e raccolta dati che partiranno da Giffoni per dare vita al primo osservatorio delle tendenze di mercato in Italia con focus su famiglie e ragazzi. Il questionario sulla sharing economy arriva dopo il lancio di Giffoni Big Data, disponibile online su giffonihub.com per intercettare i trend e i desideri delle nuove generazioni italiane". Tra i potenziali contributi futuri della sharing economy e della social innovation, i partecipanti alla round table hanno indicato: la garanzia di approvvigionamento stabile delle materie prime, la costruzione della forza-lavoro, l'acquisizione di conoscenza del mercato e brand awareness. .