Sabato, 16 Luglio 2016 12:43

Giffoni Film Festival, THE HERE AFTER: quando il silenzio parla più di mille parole

“Il silenzio è quello che mi piace”: esordisce così il presentatore in sala Truffaut alla fine della proiezione del primo film in concorso al Giffoni Film Festival per la sezione +16. E il commento, in effetti, è quanto di più giusto ci possa essere, considerando che il silenzio stesso è il vero protagonista di THE HERE AFTER.

C’è il silenzio sulle motivazioni che hanno portato il protagonista della storia raccontata dal regista svedese Magnus Von Horn, John, ad uccidere qualcuno di cui non si sa nulla; c’è il silenzio delle inquadrature che, quasi sempre, si configurano come lunghi e continuativi primi e primissimi piani sull’attore principale, Ulrik Munther, durante i quali la parola non prevale mai; c’è il silenzio della fotografia, fredda, chiara, tendente al blu e al bianco, capace di trasmettere fino alle viscere la glacialità a tratti spettrale del mondo vivente in cui John, dopo anni di carcere, si rimmerge di nuovo.

Il silenzio, insomma, la fa da padrone, trovando grande empatia nei giurati della sessione che, durante il dibattito seguito al film con l’attore protagonista, hanno dimostrato di aver profondamente apprezzato la capacità autoriale del regista nonché attoriale dello stesso Munther.

Ciò che colpisce particolarmente è soprattutto il finale dell’opera - definito, non a caso, aperto - che non fa trapelare se la vita di John, dopo essere tornato a casa con il padre e il fratellino e non essersi sentito accettato da parte della comunità all’interno della quale viveva prima della reclusione, cambierà concretamente in meglio o in peggio.

Ma sicuramente, come sottolineano due giovanissimi membri italiani della giuria che hanno fatto da capofila al dibattito, la vita del protagonista cambierà, e questo già di per sé rappresenta una speranza per tutti i ragazzi che, proprio in quanto tali, sentono la vocazione alla trasformazione come una necessità di vita connaturata ad un’età in continua evoluzione.