Venerdì, 24 Luglio 2015 20:12

Leo abbraccia i giurati: “Il teatro? Uno scandalo non insegnarlo a scuola”

Un abbraccio ai giurati Generator +13, non virtuale, ma reale: Edoardo Leo non si è di certo fatto frenare da quello spartiacque imposto dal palcoscenico. Non solo ha incontrato i ragazzi del Giffoni, ma si è confrontato alla pari, li ha incoraggiati ed anche un po’ coccolati. «Fate un corso amatoriale di teatro – ha suggerito ai giovani – vi divertirete un sacco, imparerete se non a vincere le vostre paure almeno a riconoscerle. Trovo scandaloso che nella scuola italiana ci siano due ore di religione ma nemmeno una dedicata al teatro. Non si è ancora capito che è un mezzo fondamentale per crescere, per capire come affrontare le emozioni, per prendere coscienza del proprio corpo”.

Leo, quarantenne assai testardo e perfettamente cosciente dello spirito del tempo, coglie l’attimo della sua visibilità. Proprio quest’anno, è riuscito a concretizzare un progetto che gli stava a cuore: Noi e la Giulia, una commedia agrodolce a sfondo sociale con riferimenti alla criminalità organizzata.

«Non mi aspettavo tutti questi premi – ha detto - mi hanno fatto pensare che si può fare una commedia che può ottenere un buon risultato al botteghino pur mantenendo un livello culturale alto – ha sottolineato – Mi sono sempre ripromesso di realizzare prodotti di qualità, senza mai confondere i grandi incassi con il gradimento e la critica. Il mio obiettivo è di piacere tanto al macellaio sotto casa quanto ai giornalisti, unendo comicità ed intelligenza”.

Nel futuro di Edoardo Leo resta fisso il cinema: «Loro Chi?, firmata da Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci, mi vedrà tornare nel ruolo di attore», ha confessato. Il film è una produzione Picomedia e Warner Bros. Entertainment Italia e sarà distribuito nelle sale il 19 novembre.

«Inoltre, a settembre, comincerò a lavorare con Paolo Genovese – ha aggiunto – e sto lentamente iniziando a scrivere il mio nuovo lungometraggio». Per chi, invece, attendeva un secondo capitolo di Noi e la Giulia dovrà rassegnarsi: «Per fare questo lavoro ci vuole un po’ di coraggio altrimenti quello che rischi di fare è inseguire te stesso – ha spiegato – è questo il motivo per cui non farò il seguito della Giulia anche se mi era stato richiesto».

All’attore, regista e sceneggiatore il festival ha voluto consegnare il Giffoni Experience Award.