Sabato, 04 Febbraio 2023 16:18

Oggi Giffoni all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Accademia della Moda di Napoli

Ha partecipato all'incontro il direttore generale Jacopo Gubitosi: "Oggi celebriamo le eccellenze del nostro territorio, la creatività italiana, la passione di fare cose belle"

Giffoni ospite dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Accademia della Moda di Napoli. Oggi Jacopo Gubitosi, direttore generale di Giffoni, ha preso parte al Meet Iuad per una giornata dedicata alle eccellenze campane nel campo della cultura, dello spettacolo, del cinema e della moda.

Un connubio di grande rilievo avviato dieci anni fa con una collaborazione molto proficua tra Giffoni e Accademia della Moda e che oggi ha trovato l’occasione di essere rimessa in moto nell’ambito di un incontro molto partecipato.

All’appuntamento erano presenti Maurizio Gemma, direttore della Film Commission Campania, Gaetano Amato, attore e onorevole della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Bruno Garofalo, scenografo, Ercole Nicoletta, costumista, Alessandro Albanese, creative director Just Maria e Alessandro Rak, regista e fumettista.

L’appuntamento di oggi – ha commentato Jacopo Gubitosi – nasce per celebrare quella capacità tutta italiana di saper fare con passione e creatività. Quella capacità che ha reso l’Italia il riferimento mondiale nel campo delle arti, della cultura, del design, della moda. Oggi celebriamo il gusto italiano, quella attitudine alla bellezza grazie alla quale quel modo italiano di fare le cose ha saputo conquistare il mondo. Giffoni è in linea con questo approccio tutto italiano perché da oltre mezzo secolo pratica la creatività come strumento educativo e di crescita culturale”.

Nel corso dell’incontro grande spazio è stata data all’evoluzione di Giffoni che da festival di cinema è diventato factory creativa.

Da oltre mezzo secolo – ha dichiarato Jacopo Gubitosi - lavoriamo sulla base di un’intuizione, fare del cinema un linguaggio universale grazie al quale abbattere le barriere e gettare ponti tra i ragazzi. Un’idea nata nel 1971 da Claudio Gubitosi, un ragazzo allora diciottenne e che, portata avanti con passione e determinazione, è riuscita a fare innamorare di sé milioni di ragazze e ragazzi di ogni parte del Mondo, diventando uno dei punti di riferimento a livello culturale sotto il profilo nazionale ed internazionale. In oltre cinquant’anni Giffoni è cresciuto ed è cambiato proprio come cambia la società, anche grazie alle evoluzioni tecnologiche, puntando sulla creatività e sull’innovazione e dedicandosi anche ad altri aspetti quali quello della formazione, dell’orientamento professionale e della produzione audiovisiva. Ma non abbiamo mai smarrito la traccia, quella che ogni giorno fa di Giffoni uno strumento di pace, di inclusione, di solidarietà”.

Oggi Giffoni – ha aggiunto il direttore generale - è un’industria culturale che però non ha mai perso la forza degli inizi, quella determinazione che c’ha consentito di parlare a tutto il mondo. Da semplice rassegna cinematografica per ragazzi, abbiamo creato una corporate tra le più avanzate d’Italia, con circa 150 collaboratori con età media tra i 25 e i 35 anni, con all’interno un dipartimento dedicato all’innovazione che lavora per i più importanti brand nel campo del digitale, della sostenibilità, dell’audiovisivo. Giffoni è un incubatore per startup creative e digitali dove lavorano e si formano centinaia di giovani”.

La vera forza di Giffoni – ha concluso Jacopo Gubitosi - resta quella di rinnovarsi ed innovarsi costantemente senza perdere mai di vista la propria missione: affiancare le nuove generazioni e le loro famiglie. Su questo non siamo mai cambiati e non cambieremo mai. Giffoni è un po’ come la moda, perciò. E’ continua evoluzione, continua trasformazione, continua ricerca. Giffoni intercetta i cambiamenti sociali e culturali e restituisce una materia completamente trasformata che viene fuori da un continuo scambio con la sua community. Come una contaminazione che è sociale e culturale, ma anche emotiva. Giffoni è un processo creativo e questo credo che sia il punto di contatto, il denominatore comune di tutte le esperienze, le vicende creative, le testimonianze che oggi sono presenti qui, presso questa prestigiosa Accademia, vanto di Napoli e d’Italia”.