Sabato, 12 Giugno 2021 11:45

Il direttore generale Cinema e Audiovisivo Nicola Borrelli: “Inondateci di proposte”

Inondateci di proposte”: così Nicola Borrelli, direttore generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, nel corso di un incontro on line con il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi e i duecento direttori e direttrici di festival e manifestazioni cinematografiche ospitati nella sala Truffaut. A Borrelli, ha anticipato Gubitosi, sarà indirizzato il documento finale che emergerà dal confronto tra i partecipanti, teso a realizzare una rete per ripartire insieme nel segno della cultura. Un momento che Borrelli ha definito “importante, perché spero che da qui nascano le idee giuste che ci consentano di migliorare”.

Consapevole del fatto che “queste iniziative hanno un peso fondamentale sulla vita dei cittadini e sull'intero sistema Paese”, il direttore generale ha chiarito che “la parte più complicata del nostro lavoro non è quella di reperire risorse, ma di trovare buone idee, analisi, programmi. Sette anni fa disponevamo di 7 milioni, oggi ne abbiamo 650. Il motivo? Abbiamo raccolto progetti. Senza di questi, tutto il resto resta confinato nel perimetro delle recriminazioni”.

E della potenza delle idee è da sempre un sostenitore Gubitosi: “Siamo qui per rimettere tutto in discussione. Per distruggere e ricostruire, partendo proprio dalle idee, che hanno una vita e una forza che viene ben prima di ogni finanziamento. Lavoreremo affinché anche i territori credano nei progetti e in quest'ottica, per l'edizione del festival di luglio, in programma dal 21 al 31, inviterò venti direttori di festival del cinema con i sindaci dei loro comuni di appartenenza. L'obiettivo è quello di aiutarli a far comprendere agli amministratori quanti benefici portano le nostre manifestazioni ai tessuti sociali e all'economia dei territori”. Borrelli ha chiuso il suo intervento dicendosi fiducioso che dalla tre giorni di Giffoni possano emergere proposte interessanti su cui lavorare per la rinascita del cinema, muovendo i primi passi “dal basso – ha sottolineato Gubitosi – da tutti quegli uomini e quelle donne pronti a rimboccarsi le maniche”.