Venerdì, 26 Luglio 2019 14:45

Carlo Capezzara, make up beauty e docente per i masterclasser, racconta la sua professione

Carlo Capezzara, make up beauty ed effetti speciali, è uno dei docenti della masterclass Cult della 49esima edizione del Giffoni Film Festival. Forte di un profondo amore per il trucco e l’arte in senso lato, il talentoso make up artist si è confrontato quotidianamente con i masterclasser e i loro sogni nel mondo dello spettacolo. 

“Ho iniziato relativamente adulto - ha raccontato Carlo - dopo un percorso di laurea nell’ambito della sociologia e della comunicazione ho deciso di dare seguito alla mia passione per il trucco, inteso come professionalità mai compulsiva e perciò legata a uno studio teso sempre ad esprimere significato ed emozione”.

Un lavoro delicato e capace sempre di rinnovarsi, oggetto di un costante studio e di un altrettanto aggiornamento: “Non sono assolutamente veri i luoghi comuni che ci vogliono testimoni di una professione in cui è necessario solo saper stendere bene il fondotinta o tracciare una perfetta linea nera con cui esaltare gli occhi della modella di turno. Alla base del nostro operato, viceversa, risiede uno studio certosino delle ambientazioni, delle minuzie che caratterizzano una determinato epoca. Diviene necessario passare attraverso la storia del costume per cerare di rendere sempre meglio ogni volta che si decide di esaltare la bellezza di un volto”.

E’ proprio da questa consapevolezza che Carlo ha tracciato le linee guida delle sue lezioni ai giurati della masterclass: “Sono rimasto commosso dall’aria che si respira qui al Giffoni. Nonostante questo evento emerga in pienissima provincia, ho respirato più internazionalità tra queste strade che in qualunque altra metropoli. Ai ragazzi che rendono possibile questo humus ho voluto trasmettere una delle prime cose che ho appreso a mie spese: diviene necessario calibrare l’operato dei make up artist in base alla persona che si ha di fronte. E’ fondamentale capire qual è la storia umana dietro quel volto, quali i punti di forza, quali quelli di luminosità. Solo così, solo con queste consapevolezze, si può svolgere al meglio il proprio lavoro, fuori e dentro l’universo dorato del cinema”, ha concluso.