Domenica, 27 Dicembre 2020 21:11

L’infanzia rubata di CHILDREN OF THE NIGHT: a Gex Doc l’agghiacciante storia dei bambini soldato

Un documentario ci porta all'interno di un campo profughi turco in cui i ragazzi vengono addestrati a uccidere

In un campo profughi di Hatay, nel sud-est della Turchia, nel 2017 un piccolo gruppo di ragazzi, tra i 13 ei 15 anni, ha formato una famiglia di fatto. Ma questi bambini, originari del Pakistan, non sono solo vittime della guerra: sono alcuni dei suoi autori più spietati, giovani vulnerabili armati fino ai denti che diventano delle vere e proprie armi.

Attraverso una ricerca eccezionale CHILDREN OF THE NIGHT (Iran) di Behrooz Nouranipour, in concorso nella sezione GEX DOC di #Giffoni50 Winter Edition, racconta di bambini plagiati a uccidere e a credere che la pietà sia una debolezza imperdonabile. Balanche è tra i primi bambini soldato a raccontare dettagliatamente la sua storia e le sue osservazioni su una delle guerre più terrificanti del mondo, insieme ad altri quattro compagni. Assetato di eroina, con un kalashnikov in mano, il ragazzo è stato coinvolto in più di cinquanta guerre e conflitti dell'ISIS. All'età di dodici anni, è fuggito da casa dopo un attacco dei ribelli, rifugiandosi in una scuole religiosa del Pakistan. E, l’anno dopo, è stato reclutato dalle milizie locali.

Quello che appare estraniante è l’appartenenza alla morte che hanno i protagonisti del documentario - commentano alcuni Gex Doc - è una presa di coscienza drammatica. Noi occidentali conosciamo la carta dei diritti del fanciullo, in cui il bambino viene tutelato da quando nasce fino a quando diventa adulto. Mi sconvolge sapere che c’è una parte del mondo, nemmeno così distante, che ignora totalmente queste leggi”.

E ancora: “Sono bambini che non vediamo mai giocare, ragionano già da adulti spietati - continuano - gli viene insegnato che la felicità è una cosa da occidentali e che gli occidentali sono il male. Quello che ci ha fornito il regista è un grido di dolore a cui non si può rimanere impassibili”.