Giovedì, 25 Luglio 2019 18:23

Mobilità sostenibile, sport e tecnologia: l'Aci incontra i masterclassers

Rispetto dell’ambiente, sia nella mobilità stradale che nello sport: l’Automobile Club Italia accetta la sfida del tema del Festival 2019, Aria, e caratterizza la sua presenza a Giffoni con una serie d’iniziative incentrate sulla mobilità ecosostenibile. Nella Sala Verde si guarda, con i giffoners delle Masterclass Eco e Connect, a un futuro non lontano che parte da una nuova concezione della mobilità. “Tutti sappiamo che oggi muoversi in automobile o in motorino è indispensabile – esordisce Vincenzo De Masi, presidente Aci Salerno - per cui occorre sempre più regolamentare la mobilità perché da mobilità di necessità diventi mobilità sostenibile”. Come? Anche attraverso lo sport. “Ci occupiamo di sport dell’automobile - spiega Marco Ferrari, direttore di Aci Sport - Io stabilisco le regole e controllo che vengano rispettate. Siamo, per intenderci, la Figc dell’automobilismo”. E snocciola un po’ di numeri: “Abbiamo 1000 gare l’anno, una media di circa 25 gare a weekend”. Molte di queste gare riguardano il kart. In sala, anche il pilota Gian Maria Gabbiani. Ma in che modo si riesce a innovare attraverso lo sport? “Il motorsport è fondamentale perché stimola gli studenti a costruire cose nuove e speciali”, spiega Claudio Rossi dell’Università di Bologna. E accenna alla vettura elettrosolare Emilia 4 che nel 2018 si è aggiudicata l’American Solar Challenge, una gara di 3.500 chilometri attraverso le montagne rocciose, dal Nebraska all’Oregon, vinta percorrendo l’intero percorso esclusivamente con energia solare ricavata dai pannelli montati su di essa. Il modello precedente, l’Emila 3, è esposta nei pressi della Multimedia Valley. “Siamo tra le nazioni leader nella tecnologia dell’elettrificazione. Coinvolgiamo i giovani creando veicoli particolari in modo che – dice – le tecnologie usate su di essi possano essere trasferite ad automobili tradizionali”. I passi avanti sono notevoli: “Oltre che i bassi consumi - spiega Giuseppe Tomasso dell’Università di Cassino - oggi ci sono anche le prestazioni. C’è da scardinare il concetto dell’elettrico come esclusivo obiettivo ecologico”. Il punto è “cambiare l’approccio con la mobilità”. Come spiega l’ingegnere Enrico Pagliari, coordinatore dell’Area tecnica Aci, “la mobilità in questo momento subisce innovazioni da tutti i punti di vista. Una volta ci piaceva definirci sindacato degli automobilisti, oggi invece sindacato delle persone che si spostano”. Il punto di partenza è la “rivoluzione” che investe il settore della mobilità. “Si tratta di cambiamenti che vi vedono attori principali – afferma Pagliari - La mia generazione non vedeva l’ora di prendere la patente, eravamo drivers. Voi invece volete spostarvi più di noi in qualsiasi posto del mondo ma con qualsiasi mezzo. Siete dei movers”. Pagliari lancia la sfida: “Non possiamo pensare di passare a una mobilità sostenibile solo attraverso l’uso di auto elettriche. Dobbiamo cambiare modo di spostarci, l’organizzazione del sistema di mobilità nelle città”. Insomma, “senza voler minimizzare le innovazione tecnologiche, la tecnologia non è l’unica soluzione”.