Giovedì, 25 Luglio 2019 11:25

Daniele Silvestri incanta il pubblico del Vivo Giffoni - Giffoni Music Concept 2019

Il sesto giorno di concerti non vede svanire, dai volti dei giffoners, la felicità per l’ennesimo incredibile spettacolo che hanno vissuto grazie al Vivo Giffoni - Giffoni Music Concept. Il pubblico del Giffoni 2019 ricorderà a lungo lo show di Daniele Silvestri, per tutti il miglior musicista che la scena italiana ha da circa vent’anni a questa parte. Un uomo e artista libero, pensatore e fine ricamatore di storie, con le sue canzoni fotografa perfettamente le emozioni tramutandole in parole da urlare in coro a squarciagola.

Nel pomeriggio ha incontrato i ragazzi della Masterclass Music & Radio donando loro perle di saggezza, visioni artistiche e tanta maturità condita dalla consapevolezza di essere prima uomo e poi artista. Una lezione che i ragazzi non dimenticheranno facilmente e che siamo sicuri, grazie alle visioni e consigli ricevuti, li aiuterà nel loro percorso lavorativo e di vita. Il concerto in serata registra nuovamente un’afflusso di pubblico straordinario, oltre tremilacinquecento persone riempiono Piazza Lumiere. Silvestri sale sul palco dopo essere stato introdotto egregiamente dal rock dilatato, siamo in ambito post rock cantautorale, de La Municipal. Silvestri è in forma ed ha voglia di cantare e suonare con la sua fidata band, musicisti di lungo corso ben affiatati che eseguono alla perfezione, e senza sbavature, un set non privo di emozioni. Il concerto inizia con un classico del suo repertorio ovvero “Prima di essere uomo” da qui in poi è un susseguirsi altalenate di canzoni che hanno fatto la storia del cantautorato italiano.

La scaletta così oscilla tra brani d’impegno civile, il brano “L’appello” è dedicato al giudice anti mafia Paolo Borsellino, e quelli più leggeri ma mai banali: “Le cose che abbiamo in comune”, “Gino e l’Alfetta” e soprattutto le storiche “La Paranza” e “Salirò” durante i quali la piazza è esplosa festosa. Con il brano ”Il mio nemico” unisce in un abbraccio immaginario il pubblico nato nei 90, quello deluso dalla classe dirigente italiana che ha creato un vuoto tra politica e cittadini donando al capitalismo furioso il potere delle decisioni economiche e sociali del nostro paese, deludendo la generazione di fine millennio e condannandola all’ oblio sociale dal quale ancora non è riuscita ad uscire. “Strade di Francia”, “Monetine” brano del 2008, e la riflessiva “L’autostrada” dimostrano la voglia di Silvestri di condividere, più del previsto, il tempo con Giffoni. Infatti avrebbe dovuto esibirsi per circa un’ora mentre, come ha candidamente espresso dal palco, c’ha preso gusto realizzando un concerto intero di circa due ore. La serata volge al termine con “Cohiba”, brano tratto dall’album “Il Dado” datato 1996, il suo epitaffio politico diventato oramai un super classico che rende il cantautore fine artista impegnato.