Martedì, 23 Luglio 2019 18:59

Progetto con Toyota, un team di talenti internazionali per vincere una sfida globale

Il gruppo Toyota Motor Italiaè alle prese con l’Environmental Challenge, una sfida per sensibilizzare le nuove generazione sulle tematiche ambientali e l’inquinamento dell’aria. Il team è composta da ragazzi provenienti da Italia, India e Colombia, tutti alla loro prima esperienza a Giffoni. “È la mia prima volta a Giffoni e mi trovo benissimo all’interno del Team: stiamo sviluppando un progetto per il Gruppo Toyota Motor Italia per rispondere ai sei punti dell’Environmental Challenge 2050” racconta Rosalba Castaldo, Design Specialist.

La salvaguardia dell’ambiente è un tema che ha colpito e coinvolto attivamente tutti i membri del gruppo. Salvatore Scotto di Petra, sviluppatore online, ha una motivazione molto personale: “Sono legato alle tematiche ambientali, specialmente per quanto riguarda il rapporto tra inquinamento e salute. L’inquinamento dell’aria ha causato problemi ad alcuni miei familiari: per questo ci tengo particolarmente a risolvere questa challenge”.

Una sfida che il gruppo Toyota sta affrontando con consapevolezza, audacia e coraggio, senza timori reverenziali. “Credo che il mondo sia in mano ai giovani: saremo noi ad abitare il Pianeta nel futuro e dunque è giusto che, oggi, siamo noi a prendere in mano le redini e lavorare per la tutela dell’ambiente” afferma sicura Margherita Sacchitello, Design e Communication Specialist.

Per affrontare queste ambiziose sfide, Giffoni Innovation Hub ha radunato un team internazionale. Akshay Baharambe e Hariharan Gunasekaran arrivano dall’India e sono alla loro prima esperienza a Giffoni: “Siamo molto felici di poter dare il nostro contributo tecnico al lavoro del Dream Team 2019. E’ la nostra prima volta a Giffoni ma ci sentiamo già a casa: il gruppo ci ha accolto con grande affetto e insieme possiamo fare grandi cose!”.

Secondo Juan Diego Turatti il valore aggiunto del gruppo Toyota è proprio l’internazionalità: “Le competenze diverse e trasversali di ognuno di noi stanno dando risultati inaspettati: la presenza di persone provenienti da ambienti totalmente diversi e con background totalmente diversi ci sta aiutando a vedere più punti di vista di uno stesso problema e trovare mille modi per affrontarlo”.

Per coinvolgere tutti i partecipanti, il gruppo Toyota ha deciso di utilizzare l’inglese come “lingua ufficiale”. “L’inglese è stato il punto di incontro tra tutti i membri del gruppo. Per di più, l’inglese è la lingua in cui sono scritti molti dei documenti che stiamo analizzando. E’ una sfida globale, e per affrontarla ci vuole una lingua globale” racconta Claudia Galimberti.

Ovviamente, l’uso dell’inglese sta contribuendo anche alla crescita delle skills personali dei ragazzi. Lo conferma Alessandra Stauder, esperta in comunicazione: “Lavorare in un team internazionale è molto interessante soprattutto perché bisogna comunicare in inglese e questo offre vantaggi anche per quel che riguarda le nostre competenze linguistiche: oltre ad avere tutti competenze diverse, veniamo da nazioni diverse e questo contribuisce a fare del Dream Team un’esperienza unica”.

Un’esperienza che proietta i ragazzi verso il futuro. “La Challenge 2050 è innanzitutto una sfida con se stessi – conclude Daniel Alberto Sebastia – Giffoni ci mette in condizioni di potenziale stress ma al contempo di costante attività e ragionamento. Abbiamo un tempo molto ristretto che ci obbliga ad assumere un metodo estremamente veloce e rapido: un modus operandi che bisognerebbe adottare in ogni contesto e di cui molto spesso ci dimentichiamo quando siamo chiusi all’interno di un ambiente lavorativo per molto tempo”.

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