23 Luglio #giffoni2019

Buoni sentimenti e misteri tra i film in concorso il23 luglio. In Sala Truffaut i jurors hanno visto A COLONY (Canada, 2018), il film di Geneviève Dulude-De Celles riservato ai Generator +13 che racconta la storia di Mylia, una 
Un incontro interessante e partecipato quello con Rafaela Milano direttrice dei programmi di Save the Children che ha portato le iniziative e gli impegni che, da cento anni l’organizzazione umanitaria porta avanti, all’Antica Ramiera.
Battiti d'ali, glitter e tanti colori a cui hanno fatto da sottofondo risate ed entusiastiche grida.
Presentato in anteprima assoluta per la 49esima edizione di Giffoni Film Festival nella sala Lumiere il progetto Cine Piave Lab ideato dalla rete di scuole del sandonatese in collaborazione con Giffoni Experience.

44 Gatti torna a conquistare gli Elements

Martedì, 23 Luglio 2019 20:41
44 Gatti al Giffoni 2019 nel Rainbow Day
Il futuro dell'informazione sono i free-press. E chi meglio di Davide De Sario, direttore del free-press Leggo, può saperlo? “Leggo è una figata - dice - ed è il futuro assoluto dell’informazione! In questo momento particolare, sta vivendo una seconda primavera, perché c’è una crisi mondiale dei giornali cartacei a causa della tecnologia (la maggior parte della gente si informa online) e della crisi economica, molto sentita in Italia. Oggi comprare un giornale costa 1.50€, in un mese sono 45 €; ma con quei soldi ci si può fare – ad esempio - un abbonamento a Netflix insieme a quello ad un operatore telefonico e a una piscina comunale". "Il giornale - sostiene De Sario - non sempre riesce a fare la differenza, quindi tanto vale prendere un giornale gratuito e quei soldi spenderli altrove. Invece Leggo – distribuito nelle stazioni della metropolitana - comunque vada alle 10 di mattina è esaurito”. Quando un anno fa De Sario è arrivato alla direzione del giornale, il web era al 23° posto, mentre oggi è passato all’8° posto. La cosa importante per arrivare a questi numeri è intercettare quegli umori, capire cosa vuole la gente e cercare di dargliela. E capire come funzionano alcuni strumenti, in particolare Facebook e Instagram: "Questi social - l'esempio di De Sario - sono come Piazza del Popolo a Roma: lì vedi chi ci sta, bisogna capire di cosa parla e che linguaggio usa". In era digitale, infatti, bisogna rivedere completamente l’uso del linguaggio: “Quando ho iniziato – prosegue De Sario - si insegnava che il giornalista deve avere un linguaggio forbito, evitare le ripetizioni, ecc. Ma se vai su Google, gli spider tracciano le ripetizioni, quante volte è citata una parola; il successo di un pezzo è dato in larga misura da quanto sale di pagina su Google, dipende dalla facilità con cui le persone riescono a trovarlo, e Google è la prima fonte di ricerca”. Mattia Marzi – firma di Rockol – chiede quindi se abbia ancora senso scrivere di musica, “Sì! ma solo se siamo soggettivi, i fatti in sé, le notizie sono già alla portata di tutti sui social. Lo stesso vale per il calcio: il risultato ce l’ho già, chi ha fatto i rigori ecc. Ma c'è bisogno di qualcuno che spieghi quello che ho visto.” 
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