Domenica, 21 Luglio 2019 12:06

A Masterclass Eco Rilegno: terra e poesia della natura

Non esisteva il riciclo del legno in Italia: abbiamo cominciato noi occuparci di un settore che nessuno conosceva”. Parola di Nicola Semeraro, presidente del consorzio recupero Rilegno, ospite delle Masterclassers Eco di Giffoni 2019. “In Europa si brucia il legno. L’Italia spende nove miliardi all’anno per comprarlo, all’estero, e lo ricrea. A differenza della plastica, che è composta da polimeri diversi, il legno viene dalla terra e si può riciclare all’infinito”, ha aggiunto Semeraro.

Le criticità riscontrate nel nostro Paese riguardano il primo passaggio della filiera: quello estrattivo. “Noi - ha detto Semeraro - sappiamo trasformarlo ma non abbiamo la capacità di prenderlo dai boschi. Negli anni è stato più facile comprare il legno all’estero che usufruire delle risorse del nostro territorio. Noi gli ridiamo vita e in esportazione lo rivendiamo per 42 miliardi di euro. All’inizio noi non sapevamo come fare. Poi, vent’anni, fa un imprenditore di Viadana si è inventato il riciclo del legno. Ha iniziato a produrre il pannello, e ora con un qualcosa che non ha apparentemente nessun valore, produciamo ricchezza”.

Il trasporto, la logistica, le fasi di lavorazione sono fondamentali. “Parliamo - ha aggiunto ancora il presidente di Rilegno - di due milioni di tonnellate di legno, centomila camion: ogni giorno automezzi dalla Sicilia al Trentino trasportano legno. Si tratta di una grande quantità di imballaggi, le cassette, i pallet, col novanta per cento delle merci che fa da supporto a ogni tipo di merce”. La cronaca, i fatti ci raccontano le carenze su cui lavorare: ”A fine ottobre in Veneto e Trentino, dove il vento ha spazzato via tutto, in poche ore, 6 milioni circa di alberi, mai accaduto. Quel legno lo stanno portando via i cinesi. Oggi si produce per necessità, per fare soldi. Un tempo per necessità si recuperava e ‘non si buttava via niente’. Abbiamo in progetto di ripiantare alberi per coprire il Co2 prodotto con il trasporto. Rilegno ha creato qualcosa che in Italia non c’era. È una visione, esattamente come il Festival, nato in un paesino dall’idea di Claudio Gubitosi”. Questo fa pensare alla poesia che il legno trasmette. Senza gli alberi non potremmo vivere. Senza i sogni, neanche.