Domenica, 21 Luglio 2019 10:38

Giffoni Film Festival e BPER, presentano il film “Aquile Randagie”

Sarà presentato in prima mondiale come evento speciale al Giffoni Film Festival 2019 l’appuntamento internazionale dedicato al cinema e alle arti per i ragazzi “Aquile Randagie”, esordio al lungometraggio di Gianni Aureli. Il film che per la prima volta nella nostra cinematografia racconta in profondità il mondo degli Scout italiani, e lo fa da una prospettiva inattesa, intrecciando una storia dello scoutismo alla Storia della Resistenza italiana. Due mondi che hanno coinvolto e coinvolgono tanti giovani, per un racconto dedicato ai ragazzi e centrato su un valore sentito oggi come in forte crisi, e fortemente necessario: la partecipazione, sociale e politica. “Aquile Randagie” sarà presentato a Giffoni Experience, ai jurors della 49.a edizione, lunedì 22 luglio 2019, alla presenza del regista Gianni Aureli, della sceneggiatrice e produttrice esecutiva Gaia Moretti, e degli interpreti Alessandro Intini, Teo Guarini, Romeo Tofani e Anna Malvaso.

Prodotto da Finzioni Cinematografiche con il contributo di Mibact, BPER, Lombardia Film Commission, AGESCI, MASCI, Istituto Luce Cinecittà e grazie anche ai due crowdfunding di Produzioni dal Basso e CentoProduttori, il film è distribuito da Luce-Cinecittà che lo porterà sugli schermi dal 30 settembre 2019 con un’uscita evento che coinvolgerà direttamente l’associazionismo scout italiano. Scritto dal regista Gianni Aureli insieme a Massimo Bertocci, Francesco Losavio, Gaia Moretti, “Aquile Randagie” intende restituire lo spirito del racconto per ragazzi, con l’avventura, l’attrazione del racconto storico e di azione, e i valori di quel mondo scout che in Italia conta oggi almeno 200mila iscritti, e che tanti giovani in passato hanno frequentato. Un mondo associazionistico e un’esperienza che ha toccato centinaia di migliaia di persone nel nostro paese, una realtà importante della formazione e della nostra cultura. Tanto più forte il messaggio per i ragazzi in quanto il perno della storia è un gruppo di giovani e giovanissimi ‘fedeli e insieme ribelli’, che decise di dire no a imposizioni e violenze del regime e dell’invasione nazifascista, alla fine contribuendo – affiancandosi a pericolose azioni dei partigiani – alla salvezza di centinaia di vite, di cittadini ebrei e perseguitati politici. E contribuendo a quella saldatura di valori sociali, di solidarietà, di amore per la patria e di pensiero critico, comuni al mondo cattolico e a quello progressista, che daranno alla Repubblica i suoi slanci più alti.

«Il sostegno alla produzione di un film ricco di contenuti significativi, quale è “Aquile Randagie”, conferma la naturale vocazione di BPER Banca ad affiancare progetti di alto valore culturale e di reale qualità sociale e la volontà di porsi in modo concreto, con le proprie azioni,  tra la gente e per la gente – dichiara il vice direttore generale Bper Banca, Eugenio Garavini Tra i molti esempi possibili di questa attività a fianco della cultura e del sociale, ricordo il Premio Strega appena concluso e, appunto, il Giffoni Film Festival, di cui apprezziamo lo spirito prima ancora che il respiro internazionale. Lo stesso spirito che anima le migliaia di ragazzi che vi partecipano con entusiasmo e che pervade il film. Un film che narra dello Scoutismo, dei suoi valori e delle sue scelte coerenti e coraggiose che, lungi dall’essere una moda effimera, rappresentano un modo di essere e uno stile di vita capaci di concepire entusiasticamente il mondo come luogo in cui progettare il futuro. “Aquile randagie” è una storia intensa popolata di giovani straordinari nella loro normalità, che abbiamo subito apprezzato per il messaggio di speranza e di passione che riesce a trasmettere, tanto più importante in questo periodo storico in cui proprio i giovani sono impegnati, tra molte difficoltà, a trovare con coraggio e determinazione la propria strada. Gli scout fanno del “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato” il fondamento della loro azione educativa e “Aquile randagie”, raccontando storie vere, lo conferma».

Il cast di interpreti di “Aquile Randagie” è composto prevalentemente da giovani e giovanissimi attori professionisti, tra cui i protagonisti Teo Guarini, Alessandro Intini, Romeo Tofani, Marco Pratesi, Anna Malvaso, in una scelta aderente al coraggio e intraprendenza dei ragazzi del racconto. A interpreti di intensa esperienza come Ralph Palka, Pietro De Silva, Marc Fiorini, sono affidati ruoli di figure storiche o rappresentative, che innervano il tempo storico del film: il nazista, la vittima delle violenze, il cardinale Schuster, monsignor Montini (che sarà Paolo VI) e naturalmente Sir Robert Baden Powell, il fondatore dello scoutismo internazionale.

La storia. Milano, Italia, ventennio fascista. Tutte le associazioni giovanili vengono chiuse per decreto del Duce, compresa l’associazione scout italiana. Un gruppo di ragazzi decide di dire di no, e fonda le Aquile Randagie: giovani e ragazzi, guidati da Andrea Ghetti e Giulio Cesare Uccellini, detto Kelly, che continuano le attività scout in clandestinità, per mantenere la Promessa: aiutare gli altri in ogni circostanza. Il gruppo scopre la Val Codera, una piana tra gli alberi segreta e impervia a poche ore da Milano, e ne fa la sua base. Il fascismo non li ignora, li segue, li spia. Ostacoli e violenze non fermano però le Aquile. Dopo il 1943, i ragazzi danno vita al movimento scout clandestino che supporterà la resistenza fino alla fine della guerra. Insieme ad alcuni docenti del collegio San Carlo di Milano, le Aquile Randagie entrano a far parte di OSCAR – Organizzazione Scout Cattolica Assistenza Ricercati. Insieme combatteranno il regime prima con beffe plateali, poi con azioni mirate che permetteranno di far superare il confine italiano e raggiungere la Svizzera a più di 2000 persone ricercate dai nazifascisti: ebrei, perseguitati politici e chiunque avesse bisogno di fuggire le persecuzioni, e una probabile morte. Alla fine della guerra, clamorosamente e con coerenza, le Aquile Randagie tuteleranno tedeschi e italiani autori di violenze, ricercati dai partigiani, chiedendo per loro una giusta pena con un processo giusto.

Dalle NOTE DI REGIA di Gianni Aureli: Raccontare la storia delle Aquile Randagie in un film è un’idea stimolante, una sfida creativa, ma soprattutto un atto dovuto. L’associazione concettuale dello scautismo alla Resistenza è un pensiero sicuramente innovativo che lascia quantomeno incuriosite tutte le persone che ne vengono a conoscenza. Perché di questo si parla: le Aquile Randagie erano un gruppo di scout di Milano e Monza che decisero di ribellarsi alla decisione del fascismo di chiudere tutte le associazioni giovanili che fossero differenti dall’Opera Nazionale Balilla, inclusa quindi l’ASCI, l’Associazione Scout Cattolici Italiani. I motivi per raccontare un film sulle Aquile Randagie sono quindi molteplici: raccontare una parte di storia d’Italia che in ben pochi conoscono, rendere omaggio a una storia di coraggio realizzata da giovani, essere d’ispirazione per i giovani di oggi.