Venerdì, 19 Luglio 2019 19:33

Il regista di Berni e il Giovane Faraone: “A Giffoni ci si innamora della vita”

Una mummia che custodisce nel cuore il segreto dell’immortalità, il mistero che si infittisce e un’antica profezia che ha arricchito #Giffoni2019 di risate ed effetti speciali. Non c’è spazio per la noia nel nuovo original movie di Disney Italia BERNI E IL GIOVANE FARAONE, il film di Marco Chiarini, proiettato in anteprima esclusiva alla 49esima edizione del Festival per un viaggio tra storia e fantasia.

Se ci fossero più Festival come questo, i casi di violenza e criminalità andrebbero a scomparire”, ha sottolineato emozionato ed entusiasta Chiarini. “Questo Festival – ha aggiunto - ti apre la mente e il cuore, chi viene qui si innamora della vita”. Ed è amore a prima vista anche tra il regista abruzzese e il Festival di Giffoni, in uno scambio di emozioni ed esperienze pronte ad abbracciare i jurors e le loro famiglie: “Vedervi così mi regala l’immagine più bella di questa nuova esperienza in mezzo a voi, mi avete riempito il cuore”. Come se fosse una magia, in una realtà che parla con la libertà della fantasia. “Questo Festival è importante per combattere la modernità senza denigrarla, perché i film vanno visti su uno schermo grande e soprattutto devono essere condivisi perché devono essere più forti di qualsiasi cosa”, si è raccomandato ai giffoners Chiarini. “Un po' come la Cappella Sistina o il Cristo Velato, la bellezza non può essere colta dall’iPad e dalla superficialità di certi dispositivi. Lasciate la play in cameretta e correte fuori a giocare a pallone”. La storia, ambientata nel Museo Egizio di Torino, racconta l’avventura della mummia Ram e di Berenice alle prese con misteri e profezie.

Nel cast Jacopo Barzaghi, Emily De Meyer, Angelo Pisani, Silvia Giulia Mendola, Alessandra Faiella, Pierluigi Madaro e Riccardo Forte, con la partecipazione di Gigio Alberti. L’original movie prodotto da Piero Crispino per 3zero2 è un inno alla fantasia, alla scoperta e alla cultura. E, soprattutto, un inno alla condivisione: “La forza e il potere della condivisione sono fondamentali – ha aggiunto il regista – e devono essere reali, non social. Provate sempre a moltiplicare quello che avete e scoprite, fate in modo che il confronto generi qualcosa di importante e unico”. Una lezione semplice di vita, in un messaggio di speranza posto tra le mani dei giurati, tutto da custodire e preservare. “Ognuno di noi ha tanto da raccontare, ognuno di noi può fare tanto”, ha concluso Chiarini. “Io ad esempio mi esalto sempre a raccontare del mio mestiere, è un qualcosa che mi inorgoglisce ogni giorno di più: riuscire ad interpretare una storia e fare in modo che gli altri colgano il segreto di tutto quello che hai raccontato. È il mestiere più bello del mondo, scegliete anche voi di sentirvi felici sempre”. Perché a Giffoni, è proprio vero, è più facile innamorarsi della vita.