Giovedì, 18 Luglio 2019 17:51

Giffoni ricorda Luciano De Crescenzo: il maestro incantò i giurati nel 1986

Professore, maestro e mentore, Luciano De Crescenzo arrivò al Giffoni Film Festival facendo quello che meglio gli riusciva: parlare, intrattenere, incantare. La sua inconfondibile figura, l’aria paterna del suo eloquio, portarono i giovanissimi giurati del festival dritti nel suo mondo di aneddoti ed esperienze nel lontano 1986. De Crescenzo fu uno degli ospiti d’onore della 16esima edizione del festival del cinema per ragazzi, insieme a Franco Zeffirelli, Giuliano Gemma, Giuliana De Sio, Alberto Sordi, Giuletta Masina, Nanni Moretti. E ai ragazzi della giuria regolò alcune perle della sua saggezza tutta partenopea. In quello stesso passato, mai del tutto scomparso, l’autore di “Così parlò Bellavista”, e “32 dicembre”, resterà per sempre, dove lo ha consegnato il lutto improvviso alle soglie . Era malato da tempo, alle prese con acciacchi e difficoltà. Ha fatto in tempo a vedere il suo professor Bellavista a teatro, lo scorso anno, circondato dal pubblico e dalla folla che non lo ha mai abbandonato. La sua faccia, la sua voce erano già nell’olimpo dei grandi, nella categoria dei cantastorie legati alla città di Napoli. Di professione Ingegnere all’Ibm, De Crescenzo mollò la sua prima vita per dedicarsi completamente alla scrittura, imboccando la sua strada, quella che lo ha reso immortale alla maniera dei poeti. Studioso di mitologia e filosofia, cultore della libertà e della passione mediterranea, profeta del dubbio e della gioia di vivere, Luciano De Crescenzo è simbolo e cantore di Napoli, delle sue tradizioni e della sua anima, quella leggera che plana sulle cose più dolorose e difficili risollevandole, con la maniera di una storia. Come ora, che la sua assenza, la sua dipartita lascia tutti più soli, orfani di parole e racconti.