Venerdì, 29 Luglio 2022 20:03

Federica Carta e Shade a #Giffoni2022: l'incontro con i ragazzi di Impact!

Federica Carta e Shade hanno incontrato i giurati della sezione Impact nella Sala Blu del Festival. I due artisti hanno già collaborato in passato con il brano Irragiungibile e in coppia a Sanremo nel 2019 con Senza farlo apposta, un duo che si ripropone per questa edizione del Festival esibendosi sul palco del Giffoni Music Concept. “Sono gasatissimo di essere qui a Giffoni.” Shade non è nuovo al Festival del cinema a differenza di Federica Carta che saluta la folla in maniera più delicata, bilanciando il carattere vulcanico del suo collega come all’inizio del loro sodalizio artistico: “Di base, sono la persona più timida che qualcuno possa incontrare. La prima volta che ho incontrato Vito ero emozionata. Io uscivo da Amici e lo conoscevo già come artista.” “Puoi dirlo, eri una fan?” Scherza Shade a cui viene rivolta la prima domanda, una curiosità sul suo lavoro parallelo al mondo del rap: il doppiaggio, una passione che ha sempre legato l’artista al mondo del cinema. “Ho scoperto il doppiaggio da bambino, quando ho capito che c’era qualcuno dietro le voci dei cartoni, e mi sono detto di voler fare questo. Avevo venticinque anni e ancora mi chiedevo che cosa avrei fatto da grande, all’epoca lavoravo in un ufficio ed è stato in quel momento che ho deciso di licenziarmi e iscrivermi alla scuola di doppiaggio.” Da qui inizia una strada che lo ha portato a numerose collaborazioni eccellenti: “Ho avuto modo di lavorare per quattro anni con i grandi nomi del settore, penso a Claudio Moneta e Renato Novara. Il doppiaggio in Italia è un’arte nobilissima.”

Si torna alla musica e i due cantanti raccontano ai giffoner come si sono avvicinati a questo mondo. “Nasco con la passione per la musica” dice Federica Carta “ho sempre avuto il desiderio di farmi ascoltare dalle persone e emozionarle. Come in ogni campo, per fare strada contano fortuna e talento. Io ho avuto la fortuna del talent, partecipare al programma mia ha aperto molte porte. Per quanto sono timida, però, a volte vorrei essere invisibile.” Una riflessione che lascia spazio al lato più intimo dei due artisti, che emerge parlando dei brani più struggenti delle rispettive discografie, Dove sei per Federica Carta e Patch Adams di Shade. “Quello che mi porta a scrivere, almeno per quanto riguarda i pezzi più sentiti, è la sofferenza. Vorrei non provarla, ma siamo umani. Scrivere pezzi come Dove sei è una necessità, un gesto importante per una persona che non c’è più ed è bello che altri ci si possano ritrovare. È bello quando un pezzo aiuta le persone.” Per Shade, Patch Adams è uno dei suoi pezzi più importanti: “Con Patch Adams sapevo di non scrivere una canzone da classifica, ma per me è una scatola che aspetta in un angolino per aiutare qualcuno che ne ha bisogno. Per me Patch Adams è uno dei moderni Gandhi, ho avuto la fortuna di conoscerlo e girare con lui negli ospedali. Per me era necessario omaggiarlo con questo brano.”  I due cantanti hanno salutato i fan in sala che rincontreranno nel concerto delle 22 a Piazza Lumière per la penultima serata del Giffoni Music Concept.