Sinossi
La vita irrequieta e la filmografia caleidoscopica di Piero Vivarelli, regista di B-Movies italiani di tutti i generi, paroliere di successi musicali, tra cui 24.000 baci di Celentano, e sceneggiatore dello Spaghetti Western DJANGO, amato da Quentin Tarantino, si intrecciano nel documentario. Giovanissimo aderente alla Decima MAS, l'unico non cubano, oltre a Che Guevara, ad avere una tessera del Partito Comunista Cubano firmata da Fidel Castro, diventa nel panorama del cinema italiano a partire dagli anni ’60 un provocatore rivoluzionario. Spaziando da URLATORI ALLA SBARRA, film musicale con Celentano, Chet Baker e Mina sul mondo giovanile che comincia a muoversi a ritmo di rock, a film di attualità politica come OGGI A BERLINO, fino a DJANGO, che anticipa uno stile di Spaghetti Western destinato a far scuola, Vivarelli cavalca l'onda del nuovo. Dà corpo ai fumetti con SATANIK e MISTER X e mette in scena la rivoluzione sessuale con IL DIO SERPENTE. Attraverso una narrazione creativa, il documentario esplora in profondità un territorio trascurato della cultura pop italiana e mondiale e, al contempo, scava in una vita che è essa stessa un film di genere, un film “alla Vivarelli”: esagerato, ironico, sensuale, pieno di vitalità, musica, e tanta azione.