EOIN MACKEN Eoin ha iniziato a studiare cinema dopo aver terminato un corso di laurea in psicologia all'UCD, a Dublino. Ha studiato recitazione a New York, con Nina Murano e il compianto Vincent Chase, poi cinematografia a Ballyfermot. Mentre recitava nell’apprezzata serie della BBC MERLIN, Eoin ha scritto un film per il suo co-protagonista Tom Hopper, originariamente intitolato LEOPARD, presentato per la prima volta al Galway FF e distribuito in tutto il mondo. Nel 2014, ha pubblicato il suo romanzo di debutto Kingdom of Scars, che è stato nominato all’Irish Book Award come miglior opera prima. Eoin è stato il protagonista della serie NBC THE NIGHTSHIFT per 5 anni e della serie Netflix di George RR Martin NIGHTFLYERS, oltre a comparire in numerosi film come RESIDENT EVIL, KILLING JESUS, CLOSE e THE HOLE IN THE GROUND. Nel 2018, ha diretto l'episodio più apprezzato della serie NIGHTSHIFT per NBC e Sony e ha realizzato un documentario per Sightsavers e RTE. Il prossimo libro di Eoin, Circus, uscirà nel 2021. Attualmente possiamo apprezzarlo nella serie STUMPTOWN della ABC.
Dichiarazioni del regista "Ci sono canzoni che ascolti, libri che leggi e immagini che vedi che fanno risuonare qualcosa di profondamente primordiale dentro di te, che ti trascinano in ciò che l'artista stava vivendo ed esprimendo e che lasciano un segno nella tua psiche. Questo è quello che ho sentito quando ho letto per la prima volta il romanzo di Rob Doyle - Here Are The Young Men. Ero catturato, disgustato, spaventato e affascinato dai personaggi che aveva creato. La storia è oscura, pericolosa e avvincente e sono state le parole di Rob inizialmente ad attirarmi. C'è un tono quasi musicale nei testi e nella struttura del lavoro di Rob, che si basa sulla rudezza dei JoyDivision, dei PrimalScream e su quel tipo di musica pulp che ti entra nelle ossa. Il suo è un linguaggio in qualche modo già cinematografico, per questo ho deciso di portare la storia sullo schermo e immergere immagini e personaggi in quella stessa musica. I personaggi sono imperfetti. Sono confusi. Sono arrabbiati. Sono belli. Sono violenti. Sono giovani che cercano di farsi strada in un mondo che ancora non comprendono. La sceneggiatura e il film si sono evoluti nel tempo in qualcosa di più vicino a un commento su come la società possa plasmare e minacciare le menti dei giovani che non hanno ancora certezze, che non hanno una giusta influenza femminile e non ne comprendano l’importanza. Giovani che vengono fuorviati, che fanno scelte terribili, che non sanno ancora come essere responsabili. La colonna sonora è inebriante, cruda e bella, lo stesso con la recitazione che è tenera e aggressivamente esposta, e la fotografia che è più colorata per mitigare l’oscurità del film. Volevo dipingere un quadro in ogni immagine, scavare davvero nei personaggi, sentirmi minacciato da loro e sentirmi rattristato per loro. Commettono errori. Errori terribili. Il personaggio principale, Matthew, fa una scelta morale che voglio che il pubblico consideri, per quanto tremenda. C'è immoralità nei personaggi principali, un'oscurità che non può essere perdonata ed è triste constatarlo. Ma il film è autentico, fa appello alla vivacità e alle possibilità di una gioventù ferita e al modo in cui possa scegliere un percorso pericoloso se non viene controllata. Riguarda la giovinezza. Riguarda la società. Riguarda l'amore dei giovani e gli errori che le persone commettono se abbandonati a loro stessi. Riguarda l'attrazione magnetica delle prepotenti influenze televisive e mediatiche che fanno appello ai violenti eccessi dello spirito umano, riguarda l'amore, la redenzione, la paura e la rabbia. È una storia che dovrebbe lasciare un residuo, come una canzone che ti entra nelle ossa, una frase che congela il cervello o una fotografia che ti fa dimenticare momentaneamente te stesso. Ecco cos'è HERE ARE THE YOUNG MEN".
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