Fred Baillif
Fred Baillif è un regista autodidatta cresciuto nella campagna di Ginevra, in Svizzera. Dopo 7 anni da giocatore professionista di basket e membro della nazionale svizzera, si è laureato in studi sociali nel 2000 e ha trovato lavoro come assistente sociale in un centro di detenzione giovanile. In seguito si è trasferito a New York dove ha lavorato come assistente personale nella serie di documentari THE IT FACTOR mentre di notte faceva il DJ. Di ritorno in Svizzera ha diretto il suo primo documentario SIDEMAN per poi riprendere il suo lavoro come assistente sociale e lasciarlo di nuovo per realizzare il documentario GEISENDORF, premiato come miglior documentario a «Visions du Réel» nel 2006. Fred ha trascorso i 10 anni seguenti dirigendo documentari come: LE FOND ET LA FORME, LA VIE EN DEUX, BELIEVERS per Canal+. Ha anche lavorato per il telegiornale svizzero Temps Present alla RTS, prima di dirigere il suo primo lungometraggio di finzione nel 2010: TAPIS ROUGE, un film senza budget realizzato con gli adolescenti di un sobborgo di Losanna. Il film ha vinto il GIFF Best Feature Film Award e molti altri. Ha iniziato così a sviluppare la propria tecnica di regia per attori non professionisti. Nel 2017 ha diretto il suo secondo lungometraggio, EDELWEISS REVOLUTION, una commedia con Jean-Luc Bideau e Irène Jacob. LA MIF è suo terzo progetto di fiction, realizzato in collaborazione con una casa di cura per adolescenti a Ginevra e presentato in concorso nella sezione “Generation” della Berlinale 2021.
Dichiarazione regista
“Negli ultimi anni, diverse donne che hanno subito abusi sessuali si sono aperte con me. Spinto dal desiderio di fare film socialmente impegnati, ho raccolto le loro testimonianze e le ho usate come base per questo progetto. Un tema era ricorrente: la smentita dei parenti della vittima, che fa di loro dei complici.
Avendo bisogno di personaggi e ambientazione per la storia, ho avuto l'intuizione che un orfanotrofio sarebbe stato un terreno fertile per situazioni di abuso. Fedele al mio stile ‘cinéma vérité’, ho deciso di iniziare un percorso di immersione. È così ho contattato Claudia, più di 20 anni dopo aver lavorato con lei come stagista durante gli studi da assistente sociale. Sarebbe andata presto in pensione e ha accettato di aiutarmi, prima di condividere con me la sua forte frustrazione nei confronti del sistema di protezione dei giovani. Questo ha immediatamente ispirato la mia storia. [...]
Anche se Lora, la direttrice della casa dei bambini, interpretata da Claudia Grob, doveva essere la protagonista, il mio desiderio di mostrare vari punti di vista mi ha spinto nella direzione di un film con collegamenti ipertestuali. Le ragazze hanno tutte le stesse opportunità di occupare la storia, a seconda dei loro desideri e della loro ispirazione "del momento" durante le riprese. Insieme a loro, anche tutti gli assistenti sociali della casa hanno accettato di far parte del film e di interpretare personaggi vicini alla loro realtà. Al gruppo si sono aggiunti tre attori professionisti, Frédéric Landenberg (Seb), Nadim Ahmed (Malik) e Blaise Granget (François), questi ultimi due anche formati come assistenti sociali.
Sono stati fondamentali per facilitare le improvvisazioni e hanno dato fiducia agli attori non professionisti. Questi diversi protagonisti hanno contribuito a portare altri temi nella storia, e questo è l'obiettivo di questo metodo. Volevo essere sorpreso da elementi e dialoghi che potevano nascere in qualsiasi momento.”